GROSSETO – Giulio Querci, giovane vicesindaco Pd di Gavorrano, e segretario della storica sezione di Bagno, ospitata in una delle case del popolo più grandi d’Italia, ha scelto di schierarsi per il Sì al referendum del prossimo 4 dicembre.
Una scelta che ha voluto comunicare sul suo profilo Facebook.
«L’Italia – scrive Querci – ha bisogno di una reale svolta progressista verso “Sinistra”, per tornare a parlare e dare risposte concrete alle classi che più subiscono la gravi crisi economica. Questo non lo si può fare restando arroccati sulle proprie convinzioni».
«L’ “impalcatura” Istituzionale concepita in un momento storico ben preciso e necessaria in quell’epoca per salvaguardare l’ordine democratico, si basa su un bicameralismo perfetto anacronistico e che oggi è incapace di stare al passo con le esigenze reali dei Cittadini. In nessun Paese democratico avanzato si trovano corrispettivi».
«Da Iscritto, militante attivo e Segretario di Circolo del PD credo sia un errore imperdonabile considerare il voto del Referendum al pari di un Congresso, per quello ci sarà il momento e la sede opportuna e li ognuno sarà libero di posizionarsi come meglio crede».
«Vedere una parte del Paese (oltre che del Partito come detto) farne una questione “Renzi si o Renzi no” mi da un senso di inconsistenza politica pauroso. Non entrando nel merito della riforma perchè a mio avviso un post su Facebook non da la possibilità di essere esaustivi in merito, mi sento di fare un’altra considerazione».
«Senza demonizzare in toto il fronte del NO (del quale sia a livello locale che nazionale fanno parte persone che stimo e che avranno fatto le loro considerazioni), è giusto chiarire a coloro i quali stimo molto meno, che non basta chiamarsi Compagni ed attaccare il fiorentino per essere di sinistra. Intelligenza vorrebbe tra chi condivide la propria idea sul Referendum con FN, Casapound e Berlusconi solo per citarne alcuni di riflettere prima di additare chi come me e molti altri voterà Sì ritienendosi comunque Democratico, Progressista e Socialsta nonostante la “congiuntura” politica nazionale abbia creato una maggioranza cosi variegata. Il mio voto sarà anche per questo, per scongiurare che in futuro si continui a mantenere l’instabilità politica che ha portato alle alleanze attuali».
«Abbiamo l’opportunità di cambiare le cose o di lasciarle tale e quali, nel mio piccolo contribuirò per cercare di cambiarle votando Sì».