ORBETELLO – «Senza casa della salute ed un adeguato sviluppo del territorio anche l’ospedale soffre.» L’affermazione viene da Alessandro Brunini coordinatore circolo Costa d’Argento di Sinistra Italiana «La Casa della Salute è il posto dove esiste un’alta integrazione tra i diversi profili medici (dalla medicina generale a quella specialistica), infermieristici, sociali, riabilitativi, ed altri, oltre ad essere luogo centrale e di sviluppo per la sanità di iniziativa, unico modello che ha dimostrato in questi anni di far diminuire la mortalità per malattie come il diabete e lo scompenso cardiaco».
«Per questi motivi in Toscana viene incentivato da anni, e con discreto successo, lo sviluppo delle Case della Salute. Da noi gli ultimi accordi in tal senso prevedevano lo sviluppo di questa Casa adiacente all’ospedale di Orbetello. I motivi di questa scelta erano vari – prosegue Brunini -: logistici perché è il luogo di un comprensorio e non di una città sola, pratici per la vicinanza all’ospedale stesso, oltre ovviamente al fatto che si trattava di una struttura nuova per la quale vi erano impegni economici che non gravavano sulle casse comunali».
«E poi arriva il nuovo sindaco che decide di non voler più fare la Casa della Salute in località Madonnella e annuncia di voler ristrutturare la palazzina attuale sede dei servizi distrettuali (l’ex INAM) che riteniamo inadeguata a questo scopo anche perché tra le altre cose dovrà ospitare, nella programmazione regionale, l’Unità di Cure Complesse Primarie, ovvero un’aggregazione multiprofessionale attiva 7 giorni su 7, 24 ore su 24, oltre alla aggregazione dei medici di medicina generale e la sanità di iniziativa, unico modo vero di assistere nell’intero arco della giornata tutti i cittadini – afferma Brunini -. A noi, per questi propositi, tale soluzione non sembra adeguata. Aggiunge poi di voler spostare alcuni servizi, tra cui quelli distrettuali, al Pacchioni, mossa quanto meno singolare e che non aiuta le persone in disabilità, visto che è in ZTL».
«Poi va oltre e, facendo annunci su Facebook, preannuncia accordi in conferenza dei sindaci del 25 ottobre, cosa su cui tutti i suoi colleghi primi cittadini non hanno proferito parola – continua la nota -. La nostra zona, con tutti i limiti che conosciamo e sui quali sarebbe opportuno intervenire al di là degli annunci, è sempre stata un eccellenza in Toscana tanto è vero che il laboratorio di Management e Sanità della Scuola di Studi Superiori Sant’Anna ci pone agli apici della sanità regionale. E il sindaco che fa? Stravolge la programmazione condivisa da tutti gli attori riguardanti una vera Casa della Salute».
«Auspichiamo un ritorno a quelli che sono gli intenti di tutti gli attori coinvolti tra cui Regione Toscana, Azienda sanitaria e anche sindaci della sua componente politica, sulla programmazione territoriale, mettendo al centro il cittadino nella sua totale presa in carico in quel luogo, la Casa della Salute appunto, che ha già dimostrato di funzionare bene in altre zone, fra cui quelle rurali, come la nostra. Pensi al bene dei cittadini e favorisca lo sviluppo della Casa della Salute – conclude -, perché l’epoca degli annunci è finita».