SCARLINO – Si parlerà del bilancio di previsione, di Imu, la nuova imposta introdotta con l’ultima manovra finanziaria, e della tassa di soggiorno nelle assemblee pubbliche convocate dall’amministrazione comunale di Scarlino che vedranno la partecipazione del sindaco Maurizio Bizzarri e degli assessori della sua giunta per incontrare, ascoltare e confrontarsi con la cittadinanza.
Tre sono gli incontri in calendario: lunedì 23 aprile nella sala consiliare di Scarlino capoluogo, giovedì 26 aprile nella sala Auser di Scarlino Scalo e giovedì 3 maggio nella sala Auser del Puntone.
Tra i temi centrali degli incontri quello sulle scelte compiute dalla giunta Bizzarri sul fronte dell’Imu che, come previsto, si applica anche alla prima casa. Rispetto al passato «per definire la prima abitazione non basterà più la residenza – osserva Bizzarri – ma dovrà essere dimostrata anche che tale abitazione è la dimora abituale del proprietario», mentre per la seconda casa l’imposta sarà applicata «senza la detrazione». Imu che è prevista anche per i «fabbricati come negozi, botteghe, garage, alberghi, banche, attività industriali, commerciali, posti barca».
«Le rendite catastali – spiega Bizzarri – saranno rivalutate del 5% e ad esse sarà applicato un nuovo moltiplicatore a seconda della categoria di appartenenza. Il Comune di Scarlino ha tentato di introdurre l’Imu nel modo più indolore, cercando di non incidere troppo sulle tasche dei cittadini e al contempo mantenere o anche rafforzare i servizi esistenti. Per questo abbiamo deciso di non aumentare la Tassa sui Rifiuti, il trasporto scolastico e la mensa e non introdurremo l’addizionale Comunale Irpef, che con un’aliquota dello 0.4% avrebbe garantito al Bilancio comunale un gettito di circa 200 mila euro: questo sarebbe stato un altro balzello spiacevole soprattutto per i dipendenti e pensionati, quindi abbiamo scelto di evitarlo».
Le aliquote previste per l’Imu saranno del 4,5 per mille per l’abitazione principale e il 7,6 per mille sulla seconda casa e altri fabbricati produttivi, mentre per la seconda casa non affittata regolarmente o sfitta sarà l’aliquota sarà dell’8,6 per mille. Per i fabbricati rurali (solo quelli strumentali) l’aliquota sarà dello 0,2 per mille, All’abitazione principale viene applicata una detrazione di 200 euro e una maggiore detrazione di 50 euro per ciascun figlio di età inferiore a 26 anni come prevede la norma.
La metà dell’introito Imu, tranne che per le abitazioni principali e i fabbricati rurali, sarà di competenza dello Stato, e in più col decreto “Salva Italia” viene abrogata la norma che prevedeva l’esenzione per l’abitazione principale, compresa quella che dava facoltà di assimilare alla prima casa gli immobili concessi in uso gratuito ai figli e parenti.
«Tutto questo – spiega ancora Bizzarri – comporterà che, anche se il cittadino si troverà a pagare di più grazie alla rivalutazione catastale imposta dal Governo Monti, nelle casse Comunali rimarrà di meno, perché il 50% delle risorse dovrà essere versato all’erario statale».
«L’ultima novità – aggiunge Bizzarri – in merito alle imposte è naturalmente la Tassa di Soggiorno che andrà da un euro ad un euro e cinquanta. Quando il 23 settembre dello scorso anno, parlando ad un quotidiano locale dissi che “la tassa di soggiorno a Scarlino non era un tabù”, fui preso per un folle. Ma adesso vedo che molti comuni applicheranno già da quest’anno l’imposta di scopo, e allora proprio pazzo non ero e anzi sono in buona compagnia. Ovviamente di fronte ai sempre minori trasferimenti da parte dello Stato, l’unico modo per mantenere e potenziare i servizi nel territorio a vocazione turistica è quello di fare ricorso a questa nuova possibilità di introduzione della tassa di scopo»