GROSSETO – «Abbiamo letto con interesse la notizia dei lavori per il ponte sull’Ombrone e della pista ciclabile ad esso collegata, ma ci saremmo aspettati che in questo enfatico annuncio avesse trovato spazio un doveroso riferimento al nostro assessore socialista Giuseppe Monaci, che notoriamente è stato il fautore di quest’opera». Così il “Gruppo Riformisti per Grosseto – PSI” interviene sulle opere pubbliche. «Intendiamoci: chi ha vinto merita il palcoscenico che il ruolo comporta. Ma quando una amministrazione subentrante si trova la fortuna di eseguire lavori già affidati è impossibile non riconoscere il merito a chi, tra enormi difficoltà, è riuscito nell’impresa».
«Il ponte sull’Ombrone, il nuovo tratto della pista ciclabile sino al porto di Marina, il prolungamento di via Davide Lazzeretti sino alla provinciale della Trappola, il terzo ed ultimo lotto di piazza della stazione e le importanti opere di urbanizzazione a Squartapaglia sono opere non solo sostenute e finanziate con l’impegno del nostro assessore ai Lavori Pubblici ma già affidate con pubblica gara prima che terminasse la consiliatura – prosegue il Psi -. Il ponte è costato anni di lavoro e solo la ferma volontà di Monaci, convintamente sostenuto dal nostro partito, ha consentito di portarlo a termine. Per finanziarlo l’assessore chiese la devoluzione di un mutuo preesistente e tramite notevoli rilievi e confronti tecnici fece concepire agli uffici il progetto definitivo, sino ad imbastire la complessa gara per l’affidamento dei lavori. Giova anche ricordare che le forze di opposizione in consiglio, che ora governano il Comune, non hanno mai sostenuto questo sforzo nelle discussioni del piano triennale; ed anzi, il M5S che oggi appoggia questa maggioranza, votò contro».
«Noi riconosciamo la vittoria del centro destra e facciamo tesoro della sconfitta perché in politica occorre saper perdere. Saremo quindi ad applaudire le nuova amministrazione ogni volta che riuscirà ad affidare una nuova opera condivisa ed importante come quelle sopra elencate, perché sappiamo quanto sia difficile finanziare importanti lavori pubblici. Chiediamo altrettanta correttezza nei nostri confronti perché in politica bisogna saper perdere ma anche saper vincere: riconoscere il merito di opere a chi ne è stato il fautore – conclude il Psi – non sminuisce la propria vittoria elettorale ma, anzi, nobilita la propria azione.