GROSSETO – Partecipate e nuove elezioni provinciali. Ad intervenire è Marco Donati, presidente della direzione provinciale del Partito democratico che sprona il Pd ad avviare un percorso chiaro.
«Come presidente della Direzione provinciale negli ultimi giorni sono stato sollecitato ad aprire una discussione seria su quanto successo negli ultimi giorni e sul percorso che dovremmo affrontare sul rinnovo dei CDA delle partecipate e sulla formazione del nuovo Consiglio Provinciale».
«Prima di tutto vorrei fare una mia riflessione su quanto accaduto per il rinnovo del CDA di Acquedotto del Fiora, partendo dal principio fondamentale che L’acqua è un bene pubblico. L’idea alla base delle modalità di composizione del CDA di Acquedotto del Fiora è stato negli anni quello della supremazia delle comunità locali (attraverso i Sindaci) sul socio privato. E’ un principio importante che sottolinea, a maggior ragione dopo il referendum del 2011, la preminenza dell’interesse pubblico rispetto all’interesse del socio privato (Ombrone spa di proprietà di ACEA)»
«Devo dire che ho poco compreso la defenestrazione dell’ex Presidente dell’Acquedotto del Fiora, Tiberio Tiberi, tanto più alla luce di un documento condiviso dalle due segreterie provinciali del PD di Siena e Grosseto che ne sottolinea espressamente gli obiettivi raggiunti. Ferma restando la stima per il neopresidente Emilio Landi, che sono sicuro svolgerà un altrettanto buon lavoro, occorre che le scelte riguardanti i vertici del gestore di un servizio pubblico avvengono in trasparenza e sulla base di criteri espliciti e condivisi, a tutela dei cittadini. Mi auguro anche che venga presto smentita la notizia per la quale i due segretari del Pd regionale e provinciale si siano recati a Roma presso la sede di ACEA a concordare l’imminente nomina del neo presidente del Fiora. Se infatti da una parte é essenziale che fra parte pubblica e privata ci siano quei sani rapporti che permettono la buona gestione del servizio, altrettanto essenziale è che tramite l’espressione della presidenza il pubblico, e cioè i comuni, mantenga il primato che gli deriva dall’investitura democratica e dalla pubblicità del bene».
«Dentro al PD dobbiamo discutere sui servizi pubblici ai cittadini, sul loro costo e la loro efficacia. Dobbiamo recuperare un’iniziativa politica su questi temi piuttosto che focalizzarci sul walzer, opaco, delle nomine. Dare l’immagine che quello che interessa è solo una poltrona, magari ben remunerata a spese dei cittadini, non contribuisce di certo a recuperare quel rapporto interrotto con i nostri elettori come dimostrato ampiamente dai risultati ottenuti nelle ultime consultazioni».
«Prossimamente i nostri amministratori saranno chiamati ad affrontare il nodo dei rinnovi dei CDA di molte partecipate e sulla elezione del nuovo consiglio provinciale, su quest’ultimo sarà fondamentale capire come le recenti sconfitte elettorali di Orbetello e Grosseto incideranno sulla composizione del consiglio e quindi nella nomina del Presidente che di fatto rappresenta un importante figura di sintesi utile a tutto il territorio. Queste scadenze andranno affrontate cercando i profili migliori a gestire, ma soprattutto, devono essere l’occasione per una discussione più ampia sugli obiettivi, le prospettive, ed i processi tramite i quali queste si realizzano, ad esempio, nel merito del servizio idrico, l’indirizzo di aggregazione dei gestori toscani».
«Si auspica che per i prossimi appuntamenti si ponga come principio cardine il merito e la competenza. Non vorrei assistere al solito giro di walzer da una poltrona all’altra da parte di chi non ha neppure conseguito meriti sul campo, se non quello della fedeltà, o che si è contraddistinto per presenze decennali negli incarichi come la conferma di dirigenti di spicco provinciale che sono sia eticamente che politicamente una scelta molto discutibile».
«Auspico che i prossimi appuntamenti vengano vissuti in questa ottica, approfondendo le scelte e le prospettive sul futuro dei servizi pubblici ponendo al centro l’interesse prioritario dei cittadini ad usufruire di un servizio adeguato nei costi e nella soddisfazione dei bisogni».
«Su queste tematiche la Direzione Provinciale dovrà essere protagonista e sarà mio compito favorire il dibattito con spirito positivi e costruttivo».