di Annalisa Mastellone
GAVORRANO – Sono 187 gli “immobili fantasma” rilevati dall’Agenzia del Territorio a Gavorrano. Il dato è emerso a conclusione di un’indagine che ha mappato fabbricati che al dicembre 2011 non risultano accatastati. Le operazioni di controllo sono state effettuate in tutta Italia con un processo di foto identificazione, grazie all’aiuto di foto aeree ad alta risoluzione che sono state sovrapposte alle mappe catastali esistenti. L’Agenzia del Territorio ha in questo modo individuato immobili non registrati, ed emesso un avviso di accertamento agli intestatari delle strutture “sospette”, a cui è stata attribuita una rendita catastale che fungerà da base per addebitare ai proprietari l’eventuale importo da pagare al fisco. Se dovuto. Infatti chi è finito “sotto la lente” dell’Agenzia del Territorio ha altri due mesi, circa, per verificare i dati e provvedere, se non l’ha già fatto, a regolare la propria posizione o contestare l’accertamento.
L’elenco degli “immobili fantasma” dislocati in paese, è consultabile sull’albo pretorio online del Comune, all’indirizzo http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/_gazzetta_amministrativa/albo_pretorio/_toscana/_comuni/_gavorrano/avvisi/2012/Pratica_1333436766651/index.html, dove è possibile visualizzare la lista di 187 particelle catastali e quella dei relativi intestatari. Scorrendole, si può facilmente vedere che la maggior parte dei nominativi elencati sono di privati cittadini residenti – alcuni di origine straniera, in particolare tedesca -, mentre una decina appartiene ad associazioni, strutture ricettive e società che operano sul territorio. Tra queste spuntano due aziende e una società agricola, insieme a un conosciuto complesso turistico alle porte del paese. Alla verifica dell’Agenzia del territorio viene chiamata inoltre una proprietà riconducibile a un ente diocesano. Infine, non figurano nelle piante del catasto comunale anche tre aziende che lavorano in settori importanti dell’economia gavorranese: nello specifico, risultano non regolarmente censite alcune particelle intestate a due note società attive in campo minerario con sede a San Donato Milanese, e a una di attività estrattiva del grossetano.
L’avviso di accertamento dell’Agenzia del Territorio resterà pubblico fino al 2 luglio, data entro la quale i proprietari inseriti nell’elenco potranno chiedere un riesame della pratica ed evitare di pagare multe. Chi è in grado di dimostrare la regolarità della propria posizione può contestare l’accertamento scrivendo alla Commissione tributaria di provinciale, fornendo la documentazione che testimoni l’avvenuta registrazione dell’immobile al catasto (a cui ha provveduto dal 31 gennaio 2012 a oggi), o che l’immobile in questione non sia in realtà da accatastare.