FIRENZE – Lo scorso dicembre la giunta aveva chiuso il bilancio con una proposta da nove miliardi. Tolta la sanità e le risorse vincolate che riguardano la programmazione comunitaria e quella nazionale per lo sviluppo e la coesione, la spesa effettiva ammontava a circa 1 miliardo e 500 milioni di euro.
Ora, con la variazione di bilancio che la giunta ha inviato in Consiglio, si aggiungono 49 milioni di maggiori risorse – 19,4 nel 2016 e poco più di 15 nel 2017 e ancora nel 2018 – che, assieme a rimodulazioni, anticipi, recuperi e riprogrammazioni vanno a costituire un pacchetto complessivo, tra spesa corrente e investimenti, da 96 milioni che nei tre anni dal 2016 al 2018 serviranno a rilanciare ulteriormente la crescita e l’ammodernamento delle infrastrutture della Toscana.
L’operazione è il frutto di una revisione della spesa di funzionamento, in particolare gli oneri finanziari sul debito, e di una riprogrammazione degli investimenti che tenendo conto delle nuove regole contabili saranno rifinanziati negli anni successivi. Sul fronte delle entrate c’è stato invece il recupero dell’imposta sui canoni demaniali idrici (finora di competenza provinciale), l’uso di fondi inutilizzati da parte di organismi intermedi e l’avanzo di amministrazione, sia pur per un importo più marginale, emerso in sede di rendiconto 2015.
A queste risorse si aggiungeranno, con un emendamento che sarà presentato direttamente nell’aula del Consiglio regionale il prossimo 27 settembre altri 23 milioni di nuovi investimenti – quasi 13 di infrastrutture – anch’essi frutto di un’operazione di riprogrammazione degli interventi che ha tenuto conto della cantierabilità e dei tempi di realizzazione delle opere.
Si è trattato di un’operazione non facile, tenuto conto dei vincoli di finanza pubblica imposti dalla normativa comunitaria e dalle regole sempre più stringenti in materia di ricorso all’indebitamento. I bilanci e la capacità di spendere della Regione, anche quando i soldi ci sarebbero, si è ridotta anche per questo molto da cinque anni a questa parte. “Non era facile ma non siamo stati fermi e ci siamo dati da fare” spiegano il presidente della Toscana Enrico Rossi e l’assessore al bilancio Vittorio Bugli. “Con la variazione già approvata e l’emendamento che ci accingiamo a fare – aggiungono – proviamo a dare un ulteriore contributo allo sviluppo economico e all’ammodernamento delle infrastrutture della Regione, che poi si traducono in migliore qualità della vita e maggiore competitività. C erto se la coperta del bilancio in futuro dovesse ulteriormente accorciarsi, tutto si complica”. “Sei anni fa – annota Rossi – la capacità di spesa effetiva della Regione era di 2 miliardi e 250 mila euro. Oggi è quasi un terzo un meno e leggo che si pensa ad ulteriori tagli”.
Il testo già in Consiglio – Nella proposta di variazione già spedita durante l’estate in Consiglio regionale diversi sono gli interventi importanti. Ci sono, ad esempio, 5 milioni per i contratti di solidarietà e 600 mila euro destinati ad iniziative contro la violenza di genere e la rete di sostegno e protezione delle vittime, per lo più donne. Ci sono soldi per la casa, più precisamente per l’edilizia residenziale pubblica: fino a un milione di euro da qui al 2017 e 2 milioni e 230 mila nel 2018 per pagare gli oneri del prestito da 100 milioni da contrarre con la Banca europea degli investimenti in modo da completare numerosi interventi in ponte.
Con la proposta di variazione già in consiglio si stanziano anche finanziamenti straordinari importanti per il comparto del ‘sistema neve’: 1 milione e 850 mila euro al Comune dell’Abetone per la riqualificazione dell’offerta turistico-sportiva e 150 mila euro per le imprese che gestiscono gli impianti di risalita, non solo sulla montagna pistoiese ma anche a Zeri, in Garfagnana e sull’Amiata, in modo da esaurire la graduatoria di chi già era stato ammesso al bando 2015 e presentarne un secondo. Tre milioni sono destinati all’amministrazione comunale di Pescia – in tre anni – per il trasferimento dell’immobile che ospita il mercato dei fiori e interventi straordinari sulla struttura.
Ci sono poi 450 mila euro di contributo straordinario all’Istituto degli innocenti di Firenze per i lavori di ristrutturazione dell’immobile, che dovrà ospitare il Centro per l’assistenza all’infanzia Unicef, e 200 mila, nel 2016, per i comuni di Cortona e San Giovanni d’Asso con cui finanziare due studi di fattibilità, sulle Leopoldine e sulle ferro-ciclovie della Val d’Orcia. Ci sono 120 mila euro, sempre nel 2016, per la salvaguardia della laguna di Orbetello e proseguire i lavori già avviati e ci sono poi 200 mila euro per il commissariamento del consorzio Zia di Massa Carrara, passaggio intermedio in attesa di cambiare lo statuto, ridurre i soci, sanare il disavanzo e rilanciare lo strumento, costituito appunto per il riutilizzo e la reindustrializzazione dell’area ex Eaton dismessa nel 2008, quando la fabbrica americana di componentistica e meccanica chiuse lo stabilimento di Massa, con i suoi 345 lavoratori, scegliendo di trasferirsi in Polonia.
La variazione di bilancio licenziata dalla giunta conta anche un milione di euro destinato all’Autorità portuale di Carrara: risorse destinate a pagare le rate del prestito da 14 milioni necessari per riqualificare il sistema viario e l’accesso al porto.