GROSSETO – Dopo gli impegni elettorali Forza Italia inizia ad affrontare i problemi relativi al mondo sanitario. L’atteggiamento del Dipartimento Provinciale sarà il più possibile impostato nell’ottica del confronto civile di opinioni relative ad un mondo che vede il partito rappresentativo di una parte sia dei Cittadini che degli Operatori Sanitari.
«Cercheremo – spiega Manuele Bartalucci, responsabile sanità del partito – di trovare il metodo di rinforzare il rapporto sanitari cittadini, basilare per l’efficacia terapeutica. Altro terreno di confronto sarà con la Direzione Aziendale che ricordiamo essere la nuova Azienda USL Toscana Sud-Est dal 1 gennaio 2016 (Grosseto, Siena ed Arezzo).
«Ovviamente il Partito, seppur di una coalizione di maggioranza su Grosseto e su altri comuni, non potrà pretendere di avere potere decisionale, giustamente appannaggio dei Tecnici e dei Direttori. Quale
allora il suo ruolo? Sicuramente fornirà alla Direzione un differente
punto di vista delle varie problematiche che forse nel dettaglio quotidiano possono sfuggire a chi deve dirigere realtà così differenti e geograficamente lontane».
«Ci chiediamo ad esempio, dando così voce a richieste dei Cittadini, il perché non aumentare i posti letto dell’Ospedale di Comunità di Massa Marittima (attualmente dotato di soli 3 posti)».
«Ci chiediamo quale sia il destino di strumentazioni datate come i
sistemi endoscopici una volta giustamente e necessariamente sostituiti a
Grosseto».
«Relativamente alle patologie tempo dipendenti, ed al ruolo centrale che
dovrebbe svolgere l’Ospedale di Grosseto anche nei confronti degli altri
nosocomi provinciali, sarebbe necessaria una differente e maggiore
considerazione; infatti a oggi si lavora con un’organizzazione indubbiamente funzionale, ma senza un adeguato riconoscimento di ruoli e
strutture, come previsto a livello nazionale ed internazionale».
«Come in famiglia dapprima si deve pensare alla soddisfazione dei bisogni
essenziali e solo dopo, se c’è possibilità, ci permettiamo qualche “lusso”, anche in Sanità dovremmo dedicarci prima a ciò che è necessario, irrimandabile e salvavita dopodiché pensare al resto. Si continua ad operare con personale ridotto (medico ed infermieristico) e precario con la perdita ovvia dell’esperienza derivante dalla pratica quotidiana. Forse, per meglio comprendere queste e numerose altre necessità di Grosseto e della zona, sarebbe necessaria una “maggior presenza” della Direzione Medica di Presidio ed una maggiore responsabilizzazione di quella infermieristica».
«Gli esempi delle situazioni su cui creare un tavolo di discussione sono
tantissimi, ci auguriamo che la nuova direzione sappia ben interpretare
ed accettare questa possibilità di “confronto”. Perché, come è stato
giustamente osservato dall’assessore Fabrizio Rossi, Grosseto non può
diventare un fanalino di coda della Toscana».