ARCIDOSSO – Dopo Paolini e la bravissima Francesca Gallo che mercoledì con il racconto/spettacolo “Physa Harmonikòs” nella cornice della cascata d’acqua d’alto, ha fatto assaporare la gioia della nascita di uno strumento musicale, nascosto all’interno di un pezzo di legno, si è conclusa ieri sera la terza giornata di “Narrastorie” il festival del racconto di strada ad Arcidosso, un percorso in continuo crescendo.
Ieri, dopo lo spettacolo per bambini “storie all’improvvisa” è salito in cattedra Ariele Vincenti un giovanissimo attore che ha portato in scena le “Marocchinate” un lavoro di Simone Cristicchi e lo stesso Vincenti. Un argomento, quello affrontato in questa prima assoluta, che solo pochissimi attori fino ad oggi hanno messo in scena, le violenze perpetrate dalle forze di liberazione francesi attraverso le legioni “marocchine”, autorizzate dai comandanti alleati per ricompensa, per aver rotto la resistenza delle forze tedesche in ciociaria ed in particolare nella zona di Montecassino.
Un racconto forte e crudo che ha fatto luce su un periodo buio della liberazione alleata durante il secondo conflitto mondiale, Ariele Vincenti lo ha interpretato con maestria e coinvolgimento, facendo emozionare il pubblico presente, che alla fine lo ha ringraziato con diversi minuti di applausi.
Poi per la conclusione della serata è salito sul palco Mario Perrota con la sua ormai nota “Italiani Cìncali”, racconto sull’immigrazione italiana nelle miniere del Belgio. Anche qui un successo sia di pubblico che di consensi per Perrotta. La serata ha avuto poi un suo epilogo inatteso con un omaggio a Simone Cristicchi dedicatogli da un gruppo musicale amiatino i “Leggera Electric Folk Band” che, con alcuni dei loro scanzonati pezzi musicali, hanno salutato tutti. Domani la manifestazione prosegue con un altro nutritissimo programma. Questa iniziativa sta veramente riscuotendo un successo notevole , forse anche inatteso, per cui sarà interessante domenica, quando verranno tirate le conclusioni di questi 6 giorni di “Narrastorie”, capire il futuro di questa interessantissima iniziativa (foto Daniele Badini).