GROSSETO – Un sistema di videosorveglianza ambientale, finalizzato sia a prevenire che a sanzionare comportamenti scorretti, ed in certi casi penalmente rilevanti, nel conferimento dei rifiuti nei cassonetti posizionati in tutto il territorio comunale. Lo ha attivato in questi giorni il Comune di Grosseto, con la predisposizione di 4 telecamere, che verranno di volta in volta posizionate in aree sensibili a rischio per la formazione di discariche, e di un un veicolo anonimo anch’esso munito di telecamera nascosta. Il sistema, costituito da 4 telecamere ad alta risoluzione e da un veicolo mobile allestito con mezzi e personale interno, è gestito dal Nucleo operativo formato da personale appartenente al neocostituito nucleo antidegrado della Polizia Municipale e del Settore ambiente del Comune di Grosseto (nell’immagine il fotogramma di una delle telecamere di videosorveglianza).
“Attivare una azione di videosorveglianza ambientale come questa – ha sottolineato l’assessore all’ambiente del Comune di Grosseto Giancarlo Tei – nasce dal fatto che il Comune attualmente spende ingenti somme per continui interventi di bonifica ambientale, di rimozione rifiuti e sostituzione di cassonetti danneggiati. Con questo sistema vogliamo sia prevenire questi fenomeni che sanzionare chi, smaltendo in modo scorretto rifiuti potenzialmente pericolosi per la salute, crea maggiori costi per la comunità e rischi per tutti i cittadini. Si tratta spesso infatti di scaldabagni, elettrodomestici, pannelli fotovoltaici, eternit, fusti d’olio e altro materiale pericoloso”.
“La Polizia Municipale – ha spiegato l’assessore Arsenio Carosi Assessore alla Polizia Municipale e alla mobilità – è incaricata di avviare le procedure di contestazione, la rilevazione delle sanzioni amministrative e, in determinati casi, con la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica. Accanto alle cattive abitudini di alcuni cittadini infatti, abbiamo purtroppo riscontrato che esiste un fenomeno di scorretto smaltimento attuato anche da alcune aziende e volto ad eludere le procedure di legge in materia ambientale”.
Nel dettaglio, il sistema prevede che le registrazioni vengano esaminate dal Servizio ambiente del Comune di Grosseto e trasmesse alla Polizia Municipale per l’avvio della procedura di contestazione e della rilevazione delle sanzioni amministrative (che vanno da 300 fino a 3000 euro a seconda dei casi), oltre alla trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica nel caso vengano rilevati veri e propri reati di natura penale.
Le telecamere fisse sono ad alta risoluzione, funzionano anche di notte, e sono dotate di un sistema di autoalimentazione con pannello solare, anche se sono comunque allacciate alla corrente elettrica per la ricarica ausiliaria. I video prodotti, nei quali è possibile riconoscere volti e targhe delle auto, vengono scaricati via wireless, mentre la telecamera montata sul veicolo, anch’essa ad alta risoluzione, dispone di una carta sim per la memorizzazione dei dati. E’ inoltre dotata di un sistema che permette di accenderla e gestirla in remoto dagli addetti al servizio.
Al momento sono già stati posizionati numerosi cartelli che segnalano la presenza di sistema di videosorveglianza sia in città che nelle frazioni.