GROSSETO – Acquedotto del Fiora interviene per precisare la propria posizione circa la realizzazione della nuova sede in piazza Marconi a Grosseto.
«La ricerca di una sede adeguata del gestore a Grosseto inizia nel 2007 a seguito del piano di crescita del’azienda e del numero delle risorse umane operanti nel capoluogo. Infatti oggi Acquedotto del Fiora ha superato le 170 unità nel capoluogo maremmano, è la dodicesima utility del servizio idrico integrato a livello nazionale per prestazioni economico finanziarie, la quarta per territorio gestito e una delle più grandi aziende operanti nelle province di Grosseto e Siena».
«La ricerca di una sede adeguata si proponeva di ridurre i costi di esercizio (affitti, spese energetiche, telecomunicazioni, etc.) trasformandoli in investimenti patrimoniali, di razionalizzare le attività e la gestione del personale frammentato in 8 sedi sparse nel contesto urbano del capoluogo, alcune di proprietà e altre in locazione, che non garantiscono la migliore efficienza operatività e infine di garantire la massima accessibilità sia ai cittadini che ai dipendenti».
«Dopo aver valutato varie ipotesi, nel gennaio 2011 è pervenuta ad Acquedotto del Fiora una nota dal Comune di Grosseto circa l’area riguardante la “Stazione ex scalo merci”, piazzale Marconi in Grosseto, nella quale il sindaco chiedeva la disponibilità di Acquedotto del Fiora a partecipare ad un “tavolo tecnico” finalizzato a recepire i bisogni per individuare un possibile utilizzo della stessa area».
«Poi a fine 2013 il bando di gara per la cessione del terreno da parte del Comune ha consentito ad Acquedotto del Fiora di aggiudicarsi l’area di cui dovrebbe entrare in possesso, libera da ipoteche e da altri diritti, entro quest’anno. Per questo il gestore ha già predisposto un bando per un “concorso di idee” finalizzato a recepire le migliori soluzioni progettuali per una sede architettonicamente compatibile al contesto, funzionale alle esigenze del gestore e autosufficiente dal punto di vista energetico. Il bando sarà pubblicato non appena l’amministrazione comunale fornirà i nominativi da inserire nella commissione deputata a valutare gli elaborati del concorso di idee».
«La sostenibilità economica dell’investimento per la nuova sede è legata ai tempi di realizzazione, in quanto il relativo business plan ha il limite temporale del 2026, data della fine della concessione. Tuttavia Acquedotto del Fiora si dichiara disponibile a valutare con l’amministrazione comunale soluzioni alternative per la dislocazione della nuova sede, purché siano congruenti con le esigenze operative di Acquedotto del Fiora e i tempi di realizzazione, i quali non potranno prolungarsi oltre la fine del 2017 o i primi mesi del 2018, pena la non sostenibilità economico-finanziaria dell’investimento».