GROSSETO – Con la recente nascita delle Fondazioni “Ora con Noi” di Scandicci e “Mai Soli” di Pistoia sono otto in Toscana le Fondazioni di partecipazione che si occupano di “durante e dopo di noi”. Entrambe hanno recentemente aderito al Dipoi – Coordinamento toscano delle organizzazioni per il dopo e durante noi.
«Il fatto che in Toscana siano oramai otto le fondazioni di partecipazione costituite per occuparsi dei temi del durante e dopo di noi – sottolinea la presidente del Dipoi, Patrizia Frilli – è la punta dell’iceberg di un cambio di mentalità che nella nostra regione sta investendo il variegato mondo della disabilità. La migliore testimonianza del fatto che le famiglie sono sempre più protagoniste, e che vogliono metterci del proprio nella programmazione e gestione dei servizi per dare più qualità della vita alle persone con disabilità. Il Dipoi, in questo senso, è orgoglioso di avere nella propria compagine sociale 7 delle otto fondazioni già operative, e si augura che presto si aggiungano le altre in via di costituzione in altre zone della Toscana, perché l’unità d’intenti e rappresentanza è il presupposto per ottenere risultati duraturi».
Questo fenomeno – a parere di Frilli – s’incrocia con la recente approvazione (14 giugno) della cosiddetta Legge sul “Dopo di noi” relativa all’assistenza a favore delle persone con disabilità grave senza sostegno familiare. «L’approvazione della nuova normativa quadro – spiega la presidente del Dipoi – nel nostro mondo è stata accolta con sollievo a grande maggioranza, perché sostanzialmente recepisce istanze che le famiglie stanno promuovendo da più di vent’anni. Anche chi è critico su alcuni aspetti, in questo senso, ne riconosce la portata innovativa.
Per la prima volta, Infatti, viene introdotta per legge l’idea che si debbano realizzare strutture residenziali a dimensione familiare, s’introducono concetti che riguardano la qualità dei servizi e della vita delle persone con disabilità, si mettono in campo sgravi fiscali che ad esempio consentiranno alle fondazioni di partecipazione di ricevere in donazione edifici da destinare a strutture residenziali e semi residenziali.
È altrettanto evidente che, da questo punto di vista, la declinazione pratica della legge dipenderà da più fattori: in prima battuta dai contenuti dei decreti attuativi che il ministero del Welfare ha sei mesi per emanare. In secondo luogo da come la regione Toscana vorrà dare attuazione alla legge sui nostri territori, E su questo sono moderatamente ottimista visto il lavoro che stiamo svolgendo insieme ai tavoli regionali. Infine dipenderà molto dalla capacità delle organizzazioni del terzo settore di fare rete sul territorio per cogliere le opportunità della legge; le fondazioni di partecipazioni, da questo punto di vista, sono a mio parere lo strumento privilegiato attraverso il quale è possibile organizzare dal basso una serie di strutture e servizi che migliorino veramente la qualità della vita alle persone disabili e alle loro famiglie.
Su un piano più generale, mi auguro anche che si superino presto le difficoltà che riscontriamo nella definizione dei Lea, attualmente fermi in Conferenza Stato-Regioni. I livelli essenziali di assistenza, infatti, così come sono stati pensati, risultano essere molto poco innovativi e ancora legati a un’idea di servizi alle persone con disabilità oramai ampiamente superata. Insomma – conclude Frilli – c’è moltissimo da lavorare, Ma oggi abbiamo strumenti nuovi. I prossimi anni saranno ancora più impegnativi».
Fondazione Il Sole Onlus (Gr)
Fondazione Futura Dopo di noi (Si)
Fondazione Ora con noi (Fi)
Fondazione Polis (Fi)
Fondazione Dopo di noi (Fi)
Fondazione Riconoscersi (Ar).
Nuove fondazioni di partecipazione:
Fondazione Ora con noi (Fi)
Fondazione Mai soli (Pt)
La Fondazione di Partecipazione Ora Con Noi nasce dalla volontà di quattro soggetti del privato sociale: Cui I Ragazzi del sole, La casa dell’Iris, Pubblica assistenza Umanitas Scandicci e Firenze.
La Fondazione Mai soli nasce per iniziativa delle associazioni di familiari Tuttinsieme, Azzurra, Un Passo Avanti e della Pubblica Assistenza di Uzzano, assieme a 50 famiglie.