GROSSETO – Non va giù ai sindacati lo spostamento dell’incontro al Ministero dello sviluppo economico sulla vicenda Mabro. Dal 27 giugno si è passati al 5 luglio su richiesta del commissario Coscione. Proprio l’atteggiamento del commissario lascia perplessi Cisl e Uil.
«Sono meravigliato per questo rinvio – osserva Fabio Della Spora per la Femca Cisl -, non so se il commissario si rende conto che ci sono 200 lavoratori appesi a un filo. La situazione è diventata grottesca». Dichiarazioni che arrivano alla luce del silenzio che si è protratto dal 20 aprile, data in cui è stata assegnata l’azienda di via Senese.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Roberto Franceschetti, della Uiltec Uil: «Strano l’atteggiamento di questo commissario – dice -, a due mesi dall’ultimo incontro non si è fatto più sentire. Si doveva ripresentare il 27 giugno, su nostra sollecitazione, e invece c’è un nuovo rinvio. Purtroppo questo atteggiamento non fa pensare bene, c’è preoccupazione per i lavoratori. Andiamo verso il 5 luglio al buio».