GROSSETO – Sul tavolo della sede del Grosseto c’è un computer portatile, sullo schermo il collegamento video con il presidente Max Pincione che si presenta in video conferenza. La tecnologia aiuta a ridurre le distanze e l’intento è quello di fare chiarezza. Sullo schermo compare anche la socia Janet Mazzullo, «Vedete – esordisce subito Pincione – non se n’è andata, è sempre con noi. Siamo una società sana nessuno è scappato, siamo sempre qua. Casomai il problema è che a scappare sono i possibili investitori per il sistema che abbiamo trovato. Aspetto una convenzione e non viene concessa, chiedo un servizio e non mi viene dato. In questo anno, passato quasi interamente a Grosseto, abbiamo speso un milione e 400 mila euro, mi aspetto un minimo di fiducia. Le banche sono state un po’ tiepide con il nostro progetto, ma non perdiamo la speranza. Per il resto sono arrabbiato con i giocatori per quanto accaduto nel finale di stagione. Non vogliamo avere pressioni sui loro pagamenti, sarà una cosa che faremo, ma prima devono soffrire come loro hanno fatto soffrire noi».
La parola passa poi ai legali della società, Vincenzo Nucifora e Edoardo Arducci, entrambi presenti in sede, che chiariscono la questione ripescaggio: «Alla luce della graduatoria ufficiale siamo ventiduesimi – spiega Nucifora -. In base alle normativa tre saranno ripescate tra le retrocesse e tre dalla serie D, ma il quadro è piuttosto delineato, al momento abbiamo zero possibilità di accedere alla Lega Pro. Se al 30 giugno le squadre di Lega Pro non di iscrivono al campionato abbiamo qualche speranza in più, ma dobbiamo vedere quante società effettivamente rinunciano. Faremo domanda, ma se come si ipotizza saranno tutti a posto o poche squadre rinunceranno non ci sono possibilità. Abbiamo perso la possibilità concreta di essere in Lega Pro a causa della sconfitta casalinga con l’Olbia. Continuare a fare sforzi per la Lega Pro è solo una perdita di tempo. Inutile alimentare le illusioni dei tifosi. Concentriamoci invece sulla Serie D, visto che l’iscrizione è già certa. Qua nessuno vende fumo, l’allenatore Cari e il direttore sportivo Spadoni li avete visti con i vostri occhi, chiaro che nessuno al momento è tesserato perché fino al primo luglio non ci sono i documenti federali. Dobbiamo evitare che ci sia una destabilizzazione totale nei nostri confronti e dobbiamo tutelarci».
«Abbiamo cercato di sentire il nuovo sindaco di Grosseto – precisa Edoardo Arducci -, ci auguriamo e ci aspettiamo che ci accolga il prima possibile. Abbiamo contattato anche gli istituti di credito, come la Banca Popolare e la Banca della Maremma, la nostra non è una richiesta di aiuto, ma una volontà di collaborazione».
Il Grosseto quindi, si prepara per la Serie D, quando alla speranza di una Lega Pro, la fiammella è piuttosto debole, in ogni caso, dal punto di vista delle date, il 18 luglio il consiglio federale dirà se ci sono posti disponibili per il ripescaggio, ma già il 30 giugno sapremo se ci sono speranze possibili per il ripescaggio, in quanto verrà fatta una prima griglia di squadre partecipanti al torneo di terza serie 2016-2017.