GROSSETO – Sarà l’atleta più giovane non solo della squadra italiana, ma dell’intera manifestazione, a portare la bandiera tricolore nella cerimonia di apertura dei Campionati Europei Paralimpici di atletica leggera, venerdì 10 giugno a Grosseto in piazza Dante (ore 18.00). Nella sfilata delle 36 nazioni partecipanti, la delegazione azzurra verrà rappresentata da Riccardo Bagaini, 16 anni ancora da compiere. Nato il 12 ottobre 2000 senza la mano sinistra e parte dell’avambraccio, parteciperà a due gare nella rassegna continentale: 200 e 400 metri della categoria T47. “Tenere in mano la storia che ha la bandiera – dichiara – sarà incredibile. Queste sono le emozioni indescrivibili e indimenticabili della vita. Quando ho ricevuto la telefonata da Sandrino Porru, presidente Fispes, che mi ha chiamato per dirmelo, non ci credevo. Ho pensato che io non sono ancora nessuno, e che ci sono atleti più importanti di me in Nazionale. È già un sogno poter partecipare agli Europei, provare ad arrivare in finale è un altro sogno, ma fare il portabandiera è la cosa più bella. Un grande compito, che spero di onorare nel miglior modo possibile”. Risiede con la famiglia a Orta San Giulio, borgo piemontese sul lago d’Orta in provincia di Novara, anche se è nato a Sorengo, in Svizzera, e gareggia per il Gsh Sempione 82. Si è già messo in evidenza a livello internazionale conquistando la medaglia d’oro sui 200 metri ai Giochi Mondiali Junior di Stadskanaal (Olanda) nella scorsa stagione.
“Mi sento prontissimo – prosegue – e ho voglia di scendere in pista. Grosseto mi porta fortuna, per me è iniziato tutto da qui due anni fa, in occasione del meeting internazionale del Grand Prix. Qualcosa succederà di bello, ne sono sicuro. L’atletica è la mia passione più importante”. È seguito dal papà Silvano, presidente della società di calcio locale in cui ha giocato anche Riccardo da piccolo. “Però un giorno – racconta il genitore – mi ha detto: se corro, lo faccio per me, invece nel calcio non riesco a esprimere il mio potenziale. Poi è nato il sogno delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, quando avrà vent’anni”. Ha iniziato a correre durante la scuola media, nei campionati studenteschi, poi ha conosciuto Angelo Petrulli, presidente della sua società Gsh Sempione 82 che l’ha avvicinato all’atletica, mentre a Grosseto nel 2014 ha fatto il suo debutto in tre gare (400, 800 e 1500) correndo con una protesi estetica. “Abbiamo fatto una foto della protesi da gara – continua il papà – quindi siamo andati da un’ortopedica e in questo modo è partita l’avventura”.
“La scelta di Riccardo rappresenta la proiezione verso il futuro – afferma Sandrino Porru, presidente Fispes – e la dimostrazione del lavoro che stiamo facendo sui giovani per farli crescere insieme agli atleti di alto livello tecnico e grande spessore umano che abbiamo in Nazionale. Gli atleti top hanno ora la responsabilità di guidare questi talenti emergenti per farli diventare grandi atleti e grandi uomini. Riccardo mi ha colpito fin dall’inizio perché è un ragazzo con un carattere umile e determinato, ha un’ottima predisposizione all’ascolto e sa adattarsi a tutte le situazioni facilmente. Ha già partecipato a diversi raduni e vinto un oro internazionale, dimostrando di avere le carte in regola per crescere. La nomina di Riccardo è un atto simbolico per testimoniare in casa nostra che i giovani con disabilità hanno la possibilità di avvicinarsi allo sport paralimpico”. In tutto sono previste 6 giornate di gare allo stadio Zecchini di Grosseto, da sabato 11 a giovedì 16, con ingresso libero per il pubblico sia nelle sessioni mattutine dalle ore 10.00 alle 12.00 che in quelle pomeridiane dalle 16.00 alle 20.00.