GROSSETO – I criteri per il ripescaggio in Lega Pro, definiti nella giornata di ieri dal Consiglio federale, delineano nuove gerarchie e nuovi possibili scenari per il ritorno tra i professionisti. Due le squadre maremmane in lizza: ovvero il Gavorrano e il Grosseto che hanno concluso l’ultimo campionato di Serie D arrivando ai playoff. I minerari vincendoli e garantendosi l’ingresso nella graduatoria utile alla richiesta di ripescaggio, i biancorossi sconfitti in semifinale dall’Olbia e quindi teoricamente tagliati fuori da un possibile accesso alla Lega Pro. Si è delineata così una graduatoria in cui sono entrate le nove vincenti dei playoff con la seguente posizione:
1. Caronnese 2,16
2. Lecco 2,11
3. Campodarsego 2,08
4. Unicusano Fondi 2,03
5. Fano 2
6. Cavese 1,89
7. Olbia (1,82 con penalizzazioni, 1,85 senza)
8. Gavorrano 1,79
9. Correggese 1,68
I criteri stabiliti dal consiglio però, cioè 250 mila euro come contributo a fondo perduto, l’essere in regola con gli emolumenti dell’ultima stagione, non aver avuto illeciti sportivi e amministrativi, oltre allo stadio a norma in base alle ultime direttive federali, cambiano completamente il punto di vista delle due società.
Qui Gavorrano. «Non parteciperemo alla domanda di ripescaggio e ci stiamo preparando per il prossimo campionato di Serie D». Il direttore generale Filippo Vetrini non ha dubbi in merito alla posizione dei rossoblù che quindi rinunciano alla possibilità di un ritorno in Lega Pro. «Non è una questione economica, ma di principio. I playoff di Serie D sono gli unici che non contano nulla, dalla B alla Terza categoria hanno un valore. Diciamo no ai fondi perduti, soprattutto quando servono a compensare le inadempienze delle altre società. La situazione che si è creata con i playoff e i criteri di ripescaggio è lo specchio del calcio italiano e delle condizioni in cui versa».
Qui Grosseto. Per i biancorossi, invece, prevale l’attesa. Difficile che a breve i biancorossi possano avanzare domanda di ripescaggio, ma in seconda battuta, dopo le rinunce come quella del Gavorrano e in caso di posti ancora liberi, nuovi scenari potrebbero aprirsi. In ballo ci sono 6 slot liberi, dovuti al ritorno del format della Lega Pro a 60 squadre, contro le 54 attuali, ma va detto che altri posti potrebbero aggiungersi per le note difficoltà in cui diverse squadre della terza serie navigano. Insomma, sognare non è utopico e la questione ripescaggi servirà anche a tastare il polso alle ambizioni di Max Pincione. Mettere a norma lo stadio non sembra impresa improba, al resto dovrà provvedere la società biancorossa. Ci sarà, come da tradizione, da vivere un’altra estate calda, ma questa volta con rinnovate speranze.