GROSSETO – Una storia a lieto fine per un gattino clandestino incastrato per tre giorni sotto una macchina e salvato soltanto 500 chilometri più tardi, dopo aver percorso perfino l’autostrada. Della serie “metti una tigre nel motore”, come recitava una famosa pubblicità.
Capita a volte ai gattini senza casa che, cercando rifugio in un posto caldo dove dormire, finiscano per mettersi in grossi guai, ad esempio nel vano motore di una macchina. Questa disavventura è capitata anche a Gastone, un gattino piccolissimo, di poche settimane, nero come la notte con due occhi enormi che si è intrufolato sotto una macchina parcheggiata. La fortuna ha voluto che il proprietario, un noto medico della città, si sia accorto di una strana presenza, anche se non da subito. Ci sono voluti circa 500 chilometri, tra Grosseto, Roma e Orbetello per accorgersi che lo strano rumore che sentiva non era un problema alla radio o all’aria condizionata.
Quella specie di lamento era inspiegabile, ma davanti al suo studio e a motore spento, quei rumori provenivano proprio da sotto la sua vettura. Con l’aiuto di un cric e un paio di colleghi coraggiosi, il segreto si è presto svelato: una bestiolina minuscola, prigioniera da qualche parte tra la ruota e il vano motore, a manovre compiute si è trovato tremante e affamato tra le mani dei suoi salvatori. Una volta tratto in salvo e sfamato il micio è stato battezzato Gastone e nello stesso tempo adottato dal medico stesso. Terminata l’odissea, tra biberon di latte minuscoli e tante coccole, il gattino miracolato ha trovato finalmente una nuova casa a Grosseto.