GROSSETO – Ci sono i programmi, le promesse della campagna elettorale, le azioni politiche, le ideologie, e poi c’è la vita privata. In queste ultime settimane abbiamo imparato a conoscere gli otto candidati sindaco quasi esclusivamente per questi aspetti: cose pensano di un quartiere o di un altro, cosa propongono per la città del futuro, quali priorità hanno e cosa vorrebbero fare per i grossetani.
Noi vogliamo però raccontarveli in un altro modo cercando di farvi conoscere aspetti diversi, abitudini della vita di tutti i giorni e per questo nelle nostre otto interviste ai candidati abbiamo con loro realizzato una scheda che riassume un po’ aspetti della vita privata che non sempre vengono fuori nelle campagne elettorali.
Tra questi c’è la “tavola” o meglio i piatti preferiti dai candidati a sindaco di Grosseto. E allora scopriamo insieme che cosa preferiscono, candidato per candidato, in ordine alfabetico. Diversi amano i primi, alcuni il pesce, altri piatti tipici.
Partiamo da Marco Barzanti che ama la pasta, così come Massimo Ceciarini che se dovesse scegliere un piatto vorrebbe sulla sua tavola i “pici all’agliata”. Massimo Felicioni preferisce il pesce, mentre anche Giacomo Gori sceglie un primo, i tortelli, specificando però che devono essere quelli della mamma. Lorenzo Mascagni invece preferisce gli gnocchi, mentre Federico Trotta va sul classico con la pizza. Anche a Carlo Vivarelli piacciono i tortelli al sugo, mentre Antofrancesco Vivarelli Colonna ama il pesce e quando ci sono le ostriche.