GROSSETO – Torna la gara in abiti medievali che due volte l’anno si disputa a colpi di verretta a Massa Marittima. E’ il Balestro del Girifalco e la 116esima edizione si terrà domenica 22 maggio nel pomeriggio. Ecco il programma della giornata: alle 16,30 è prevista la partenza della tradizionale sfilata del Gruppo Storico della Società dei Terzieri Massetani, che da piazza XXIV maggio scenderà fino ai piedi del Duomo. Qui alle 17,30 avrà inizio la gara in cui i partecipanti si sfideranno con la balestra sferrando le frecce il più possibile al centro del bersaglio, posto sull’altro lato della piazza. Nell’attesa della sfida, sabato 21 maggio sarà estratto l’ordine di tiro e si terrà la consueta sfilata dei gruppi dei Terzieri cittadini fino a Piazza Garibaldi dalle 18 alle 19, mentre nella mattinata alle 11 circa sarà presentato al Palazzo dell’Abbondanza, il palio dipinto per questa edizione dal pittore toscano Giorgio Distefano.
Chi è Giorgio Distefano – Classe 1972, è nato a Ragusa e ha frequentato e conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, città dove tuttora vive e lavora. La sua formazione è iniziata presso laboratori di restauro e botteghe, a Firenze, dove ha appreso le tecniche pittoriche tradizionali e contemporanee.
“Il suo è un percorso sviluppatosi con coerenza e, nella costante analisi della materia della pittura, attento a valori ottici e atmosfere luminose (stati di luce, ama definirli): l’artista li individua quali ricchezze particolari di un paese che è amato, osservato e, quand’è raffigurato a diverse latitudini, giova della naturale lezione appresa nella luce mediterranea dei monti Iblei. Luce che talora acceca, in squillante evidenza su ogni muro, ogni risalto metallico; luce che altre volte, come nella serie Nerocielo, impatta con un fondo divenuto plumbeo, nuda scenografia, dinanzi alla quale alle sole architetture spetta di rappresentare il gioco delle parti.
Il risultato dello studio di Distefano, in questa pittura, combina armonicamente dato geografico e visione interiorizzata: un primo sguardo sembra afferrare, d’istinto, mute conversazioni tra le città e il cielo. Il pensiero, plastico, ne abbrevia e ricompone le linee e con semplicità guida la mano fino alla resa di uno scorcio urbano che si fa “ritratto” mentale ed emotivo al tempo stesso.” (T. L. Cicciarella)
I luoghi delle sue origini, la Sicilia e il Mediterraneo, sono messi a nudo nella loro evidente perdita di identità, in una sospesa convivenza – tutta contemporanea – tra natura, relitti tecnologici e simboli.
Il progetto sul quale è attualmente impegnato è una sorta di “caccia alle forme”, realizzata sui cartamodelli per abbigliamento – omaggio alla nonna, sarta – i quali si vestono da supporto delle sue opere, in un paziente lavoro di tessitura spaziale, nel quale rivela luoghi e paesaggi.
Il fascino della geometria, nascosta o palesata, si fonde così ad atmosfere pittoriche brumose e contrastate, nella profondità di visioni sospese in un misterioso labirinto di segni.
Ha partecipato a numerose mostre, personali e collettive, ottenendo molti riconoscimenti: finalista Premio Carlo Bonatto Minella 2015 Rivarolo Canavese, Torino; terzo classificato al Premio Janua, Museo di Sant’Agostino di Genova; menzione e finalista al Premio Cromica 2012 – Bibbiena (AR); alla Biennale Premio Artemisia – Falconara (AN); al Premio Merlino – Firenze; al Premio Occhi per l’Arte contemporanea – Migliarino (FE); al Premio Italia per le Arti visive – Firenze, nonché il primo premio della critica alla pittura, nella LVI edizione del Premio per l’Arte contemporanea Basilio Cascella – Ortona, (CH).
Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, in Italia e all’estero, tra le quali quella del Peace Tour Cultural Exchange Center di Pechino, quella della Galleria Civica di Arte Contemporanea Franco Libertucci di Casacalenda (CB), il ThelesiaMuseum di San Roberto (RC), il Gran Caffè Letterario Giubbe Rosse di Firenze.