GROSSETO – «E’ gravissima l’aggressione che il consigliere comunale in carica e candidato sindaco Massimo Felicioni ha fatto nei confronti del comandante della Polizia municipale di Grosseto. Deve essere chiaro che non tutto è tollerabile in campagna elettorale». Il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, risponde così al candidato di GrossetoOggi Felicioni.
«Qualcuno può anche promettere di militarizzare le campagne senza considerare il ruolo di Governo, Parlamento e Comandanti. E magari può anche trovare qualche militare convinto di poter agire. Diverso è fare campagna elettorale insultando una persona per bene come Felice Carullo, questo no – prosegue Bonifazi -. Il comandante svolge al meglio il suo compito, si muove in base alle leggi vigenti e alle possibilità concrete di svolgere o meno dei compiti. Dobbiamo guardarci bene da quei politicanti che dopo cinque anni ancora non hanno compreso la differenza tra chi dà gli indirizzi e mette a disposizione le risorse finanziarie secondo priorità politiche da chi invece è stato chiamato a gestire tecnicamente gli indirizzi dati».
«Ovviamente nessuno ha ostacolato né favorito proposte di alcuni o di altri e il Comandante fa, come ha sempre fatto, il suo lavoro con le amministrazioni che si sono succedute e lo farà con quelle che si succederanno. E sarebbe il caso, se ancora esiste in giro un minimo di educazione istituzionale, di non tirare in ballo un rappresentante delle istituzioni, che non fa scelte politiche e che non ha incarichi politici. Distinzioni che un politico come Felicioni dovrebbe conoscere ma che, evidentemente – conclude il primo cittadino -, non è riuscito a capire».