GROSSETO – Il tribunale amministrativo regionale della Toscana ha respinto il ricorso presentato da Stefano Carotta per la mancata ammissione della lista Lega Toscana alle prossime amministrative del 5 giugno.
Dopo la bocciatura della commissione elettorale arriva così il secondo stop per la lista e per il candidato sindaco Carotta. Proprio lui ha confermato oggi che la sua battaglia legale si fermerà qui e non ricorrerà al Consiglio di Stato, ultimo grado previsto dalla procedura di ricorso elettorale.
A questo diventa ufficiale l’esclusione della lista dalle elezioni, le liste in campo rimagono 18 per 8 i candidati a sindaco: Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc, Vivarelli Colonna Sindaco, Maremma Migliore, Prima Grosseto (liste collegate al candidato sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna): Pd, Riformisti per Grosseto – Psi, Lorenzo Mascagni Sindaco, Passione Per Grosseto (liste collegate al candidato sindaco: Lorenzo Mascagni), Grosseto Oggi per Domani (lista collegata al candidato sindaco Massimo Falicioni), Movimento 5 Stelle (lista collegata al candidato sindaco Giacomo Gori), Insieme, a Sinistra (lista collegata al candidato sindaco Massimo Ceciarini), Forza Nuova (lista collegata al candidato sindaco Federico Trotta), Partito Comunista d’Italia (lista collegata al candidato sindaco Marco Barzanti), Toscana Stato (lista collegata al candidato sindaco Carlo Vivarelli).
Il commento di Carotta – «Ringrazio tutti coloro che hanno accettato la candidatura per la lista Lega Toscana a Grosseto, la cui lista non è stata ammessa per i moduli, a noi inviati dal regionale, che contenevano erroneamente il riferimento all’articolo 58 del decreto 267, norma abrogata dal decreto 235 del 2012 in materia di incandidabilità. Lo ritengo un mero errore formale e non sostanziale perchè nesssuno dei candidati, me compreso, era in contrasto con la normativa. Ringrazio anche la stampa che in questi giorni ci ha sempre dato spazio».
Parlando di futuro poi Carotta ha chiarito che per ora non ha intenzione di fare accordi o sostenere altri candidati. «Non bisogno di nessun strapuntino» ha commentato.