GROSSETO – Riunioni di giunta pubbliche, consiglio comunale con ruolo di organo politico e assessori con poteri esecutivi, mentre il sindaco è garante dell’applicazione del modello e delle linee programmatiche indicate dai cittadini. La rivoluzione del Movimento 5 Stelle parte da questi principi basilari: «Diventeranno effettivi da giugno – commenta sicuro il candidato a sindaco dei pentastellati Giacomo Gori -, dopo che avremo vinto le elezioni amministrative».
Tra le novità che il Movimento 5 Stelle intende lanciare, c’è anche quella dell’introduzione di una fase che precede la predisposizione degli atti di competenza del consiglio, in quanto tutto parte dai cittadini, dalle associazioni e comitati che costituiscono i gruppi di lavoro. «E’ un modello che cambierà radicalmente le abitudini della politica grossetana – spiega Gori -. Utilizzeremo un format già usato in cinque anni di attività, i cittadini si riuniranno in gruppo di lavoro che penseranno a scrivere gli atti che arriveranno in consiglio comunale. I consiglieri saranno i veri portavoce che faranno di tramite alla cittadinanza per aprire le porte degli uffici e per accedere a quei dati necessarie per governare correttamente e redigere delibere».
«Ma c’è di più – aggiunge Gori -, perché svanirà la contrapposizione ottusa tra minoranza e maggioranza, ovvero quella segnata dalla costante bocciatura di atti proposti dall’opposizione. Abbiamo presentato 114 atti nella nostra esperienza, solo 3 sono stati approvati e solo uno realizzato. Apriremo un quinquennio scandito dal governo dei cittadini, senza ideologie e nell’esclusivo interesse della collettività».
Secondo Gori «Il sindaco non avrà vincoli con il partito, ma solo con i cittadini, la giunta avrà riunioni pubbliche senza assessori che sono figli di accordi politici, ma con qualifiche specifiche. La partecipazione dei cittadini, assente con l’attuale sistema, sarà il vero motore di un consiglio comunale di tutti». A tal proposito il Movimento 5 Stelle sta giungendo in dirittura di arrivo per la definizione della squadra di assessori, composta, come preannunciato, da professionalità non necessariamente legate ai pentastellati. «Abbiamo circa 30 autocandidature, prevalentemente provenienti da Grosseto, dopo la preselezione passeremo ai colloqui e poi presenteremo la squadra degli assessori con largo anticipo sulla tornata elettorale. Ci auguriamo che questo modello diventi esempio di buona amministrazione anche per altre realtà – conclude Gori -. Nessuna scelta calata dall’alto, ma solo partecipazione, quella vera».