GROSSETO – È una edizione piena di novità quella che propone il Festival resistente, inaugurato ieri sera presso il Cassero Senese a Grosseto. La prima riguarda il fatto che i tavoli gli stand e il festival si è “allargato” chi parteciperà al festival potrà infatti godersi lo spettacolo della città vista dall’alto e la possibilità di trascorrere la serata nel giardino del Cassero.
Anche quest’anno poi il Festival propone spettacoli musicali (ogni sera due differenti offerte) e buon cibo (dalla pizza al Lampredotto passando per panini e zuppe) e tanto impegno, nel nome della memoria con appuntamenti durante il pomeriggio, dibattiti e incontri anche culturali.
Per domani il domenica 24 aprile, poi, chi vorrà potrà partecipare al pranzo Resistente proprio nel prato del Cassero (consigliata prenotazione: 333-4949539) con i tortelli dello chef dell’Osteria FarNiente, Matteo Santoni.
Dalle 15.00 sempre sul prato con il Baby Parking dedicato a Dynamo Camp. Dalle 16.00 invece l’animazione della Compagnia Saltapalchi.
“La libertà e i diritti nascono con la Resistenza…Dai 70 anni di voto alle donne ai diritti ancora da conquistare nel nostro Paese” è il titolo del dibattito in programma alle ore 17.00. Un incontro per parlare di diritti, uno spazio di confronto per ripercorrere gli ultimi settanta anni e renderci conto che forse ancora molto è da fare e costruire. Un angolo dal quale riuscire a riunire e condividere gli sforzi delle associazioni che giornalmente si impegnano per un mondo più giusto. All’incontro partecipano rappresentanti del mondo del volontariato della provincia di Grosseto: Amnesty International, ISGREC, Centro Donna, CGIL e altri. Porterà il saluto Silvia Sordini, presidente Delegazione Cesvot Grosseto. Sarà inoltre presente Flavio Romani, presidente nazionale Arcigay.
Alle 19.00 il libro “Mio padre in una scatola da scarpe” di Giulio Cavalli, attore che ha vissuto per anni sotto scorta, ci racconta una storia di mafia, la storia di un eroe troppo presto dimenticato: Michele Landa, ucciso a colpi di pistola e poi bruciato a Mondragone. Insieme all’autore ne parla Lucia Matergi, presidente Istituto Gramsci. Sia l’incontro delle 17 che la presentazione del libro alle 19 sono inseriti nel progetto “Fuori e dentro il Festival Resistente” realizzato con il contributo del Cesvot.
Domenica 24 aprile, la musica inizia presto al Festival Resistente. Alle 19.45 saranno i Libertre ad intrattenere il pubblico con le loro canzoni di lotta. Si continua poi alle 22.00 con i Mr. Bison, a cui seguiranno i Fratelli Calafuria, una band difficilmente catalogabile, che nel panorama rock italiano rimane ancora una realtà unica e inimitabile. “Prove Complesse”, il loro ultimo album uscito nel 2015, è riuscito, divertente e fresco: sonorità grezze e immediate imperniate su ironia e surrealismo.
Chiudono la serata i P’artigiani del rock.
Come ogni giorno stand espositivi e gastronomici. Ingresso libero. Info: 333-4949539 – info@festivalresistente.it