GROSSETO – Ci aveva già provato nel marzo del 2013. Alla guida del suo camion, un uomo di 33 anni, originario della Campania, era stato fermato in autostrada per un controllo. Il camionista, appena sceso dal mezzo, con una mossa repentina aveva buttato nella sterpaglia una calamita. Sperava di farla franca, ma i poliziotti della Stradale se ne sono accorti e gli hanno ritirato la patente di guida. La calamita gli serviva per taroccare lo strumento di bordo e impedire allo stesso di registrare le ore di guida, in modo da poter guidare senza limiti che, invece, vanno osservati per evitare incidenti da stress lavorativo.
Anche lunedì scorso il camionista ci ha ritentato. Si trovava sull’Aurelia alla guida del mezzo, ma è incappato nel reticolo che, dall’inizio dell’anno, gli equipaggi della Polstrada hanno steso lungo le principali arterie della Toscana. Ai poliziotti del Distaccamento di Massa Marittima l’uomo ha fatto credere che aveva da poco iniziato un trasporto di casse d’acqua, aggiungendo che nei 28 giorni precedenti era stato in ferie. Per essere più credibile, ha esibito un documento a firma del suo datore di lavoro.
Il camionista non poteva immaginare che la pattuglia della Stradale era composta da esperti investigatori, abituati a riconoscere le situazioni poco chiare. Infatti, i poliziotti hanno scoperto che l’uomo, circa 20 giorni prima, era stato fermato sull’A/1 e sanzionato per alcune violazioni al codice della strada. L’autotrasportare, per il suo nuovo tarocco, questa volta non se la caverà con una contravvenzione, ma dovrà rispondere di falso davanti a un giudice.