GROSSETO – «La posizione del coordinatore del comitato “Insieme per Roccastrada” Moreno Bellettini, è una posizione discutibile dal punto di vista politico ma sicuramente inaccettabile e soprattutto incoerente per chi svolge il ruolo di segretario regionale UGL, un sindacato che ha la pretesa di rappresentare i lavoratori dell’industria, prende posizioni diametralmente opposte al tavolo sindacale e istituzionale». A parlare sono Furio Santini FILCTEM CGIL, Fabio della Spora FEMCA CISL, Walter Bardelloni UILTEC UIL.
«Coerentemente con i ruoli ricoperti, vorremmo sapere se tutta l’UGL, ed in particolare i suoi iscritti, condividono le teorie da lui espresse negli ultimi giorni – proseguono Cgil Cisl e Uil -. Entrando nel merito dei fatti, le scriventi contestano a tutte le forze politiche il vergognoso utilizzo della guerra alle fabbriche quale motivazione principale per ogni campagna elettorale. Determinati atteggiamenti, non supportati da dati tecnici e/o pareri di istituzioni, ASL e ARPAT preposte al controllo ed alla salvaguardia di ambiente e salute risultano pretestuose, diffamatorie e deleterie per il mondo del lavoro».
«Si fanno affermazioni generiche che accendono il dibattito, offrono propaganda gratuita che a nostro avviso provoca danni incalcolabili per i lavoratori, le aziende e più in generale per l’economia del territorio e del paese tutto – proseguono i tre sindacati -. Il momento storico e la tecnologia sta dimostrando che, riciclare, riutilizzare, ripristinare il territorio è fondamentale per migliorare la vita di tutto il pianeta. Sarebbe ancor più pericoloso e grave se determinate prese di posizione fossero dettate solo dal mero interesse economico, a discapito del futuro di una fabbrica, di un territorio e /o di un polo industriale che rappresenta una percentuale importante del PIL della Toscana e che per noi deve essere salvaguardato, controllato e soprattutto incentivato a fare investimenti occupazionali e di salvaguardia ambientale. Per questo consigliamo a Bellettini di fare pace con se stesso. O decide di fare il politico, oppure decide di farsi carico del peso di responsabilità che gli compete quando ci sono in ballo 1000 posti di lavoro di qualità che danno la possibilità a 1000 famiglie di vivere decorosamente nel nostro territorio e che noi difenderemo con determinazione nel rispetto della sicurezza dell’ambiente e più in generale di tutti i cittadini».
«Chiediamo pertanto a tutte le forze politiche di farsi carico una volta per tutte, dell’ambiente e della sicurezza senza mettere in discussione ogni volta il parere di altre istituzioni, Asl, Arpat e parti sociali. Magari facendosi carico di migliorare e snellire la burocrazia permettendo maggiore sviluppo a tutto il territorio che necessita di 18000 posti di lavoro e chiedere alle aziende presenti un maggiore impegno per occupazione diretta e indiretta privilegiando – conclude la nota – i giovani del territorio e l’imprenditoria locale solo così svolgeranno un ruolo serio e di prospettiva».