ORBETELLO – Il Meetup 5 Stelle di Orbetello all’attacco sui temi della Laguna e dell’erosione costiera che stanno tenendo banco, in questi giorni, sul territorio lagunare. «Si assiste a delle dichiarazioni rilasciate in libertà che ci riservano pareri sul tutto e il suo contrario – dice il candidato sindaco, Alfredo Velasco – la Regione che con una futura delibera indicherà i criteri per i ripascimenti “stagionali”, gli imprenditori balneari che noleggiano draghe “ecologiche”, che magicamente ed ecologicamente, provvederanno al ripascimento, secondo un piano, si annuncia, elaborato da un docente universitario che, guarda caso, è uno dei consulenti del Comune per la gestione della Laguna orbetellana. Vi è poi il biologo della Laguna che si lancia in non del tutto esplicati giudizi circa il problema dell’erosione e critica il modo con cui si sta gestendo i pompaggi».
«Qui ognuno dice quello che gli pare – continua il grillino – anche se poi ogni soggetto è chiamato a dare pareri al Comune o alla Regione e poi esplica la propria attività in proprio, per conto di entità private: questo sfugge ad una logica di etica professionale che a noi non appare chiara. Ma il pesce, come si sa, puzza dalla testa perché la Regione non ha attuato nulla di ciò che in giro va dichiarando il suo assessore all’ambiente. Infatti lo stato della Laguna, per quel che se ne sa, e se ne sa sempre di meno, è in condizioni paragonabili a quelle del tempo della moria. La proliferazione dei moscini sta, in modo indiretto, a dimostrare che la salute versa in condizioni precarie. I pompaggi hanno avuto la durata di una settimana. Non so se questo basta al WWF per consentire la nidificazione in sicurezza dalla fauna aviaria rispetto ai livelli della laguna».
«Si sa che i pompaggi sono terminati presto e che le pompe vanno in manutenzione, che gli sgrigliatori hanno le maglie legate col fil di ferro e che i nuovi natanti sono di là da venire. Del resto questo stile sta andando in vigore anche per la questione delle coste. “Ognuno pensi per sé”, la Regione infatti non lo fa e non fa neppure un piano generale all’interno del quale, attraverso una scala di priorità, si possa immaginare di eseguire lavori per tratti o per stralci, ma inseriti in una valutazione scientifica che ne fornisca la guida e la direzione. Il significato dei ripascimenti “stagionali”, cioè prendere la sabbia nelle zone antistanti la propria spiaggia, potrebbe essere una soluzione inutile – conclude Vealasco – togliere la sabbia in zone antistanti la spiaggia aumenterà la pendenza della medesima mettendo la spiaggia stessa in condizioni di maggiore erodibilità, sia per una minore stabilità meccanica del pendio sottomarino sia per il fatto che le onde andranno a frangersi a minore distanza dalla battigia incrementando la erosione della spiaggia che si era inteso ripascere.»