MAGLIANO IN TOSCANA – «A meno di due anni dall’elezione dell’attuale amministrazione comunale, il Consiglio di Magliano in Toscana si è trovato giovedì sera a discutere sulla possibile revoca della fiducia al sindaco Diego Cinelli».così Salvatore Condipodaro Marchetta capogruppo lista civica Amministra con noi commenta il consiglio comunale per la fiducia a Cinelli.
«Non credo che questo sia mai successo prima – prosegue Condipodaro -. Ciò che ha reso necessaria la discussione è stata la decisione di Cinelli di cacciare il vicesindaco Monica Stefanini: cacciata di cui ancora oggi, nonostante le richieste, nessuno conosce la vera motivazione. Così Diego Cinelli, che continua a comportarsi da reggente anziché da primo cittadino, non rispetta i maglianesi e neppure le norme. Voglio ricordargli, perché credo che neppure lo sappia, che la legge 267 articolo 46 comma 4 del Testo unico degli enti locali dice: “Il sindaco e il presidente della provincia possono revocare uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al consiglio”».
«Non so se i consiglieri di maggioranza siano stati informati: le minoranze certamente no, ma questo non stupisce più di tanto perché è noto che le opposizioni per il sindaco Cinelli sono solo un intralcio – prosegue il capogruppo di opposizione -. Non è mio compito difendere o accusare, ma voglio fare presente che se quanto è accaduto è tanto grave da portare a destituire un vicesindaco, a maggior ragione una puntuale e chiara informativa in merito è indispensabile, anche per evitare che girino voci e insinuazioni. Cinelli di tutto questo non ha tenuto conto, perché la sua arroganza e la sua vanità evidentemente lo accecano. Ora che il sindaco può contare su una maggioranza di un solo un consigliere, come pensa di poter amministrare correttamente un Comune?»
«Oltre a questo Cinelli si è reso oggetto di un ricatto politico perché, come tutti sanno, presto chi lo ha fatto eleggere o almeno chi dice di averlo sostenuto, Massimo Felicioni, e cita Magliano come dimostrazione dell’operato della sua civica oggi candidata alle amministrative grossetane, chiederà una cambiale politica alla quale il sindaco Cinelli si dovrà piegare altrimenti perderà il misero consenso rimastogli – prosegue ancora Condipodaro -. Cinelli ha la possibilità di evitare una lunga e disastrosa agonia: faccia un passo indietro, sono certo che gli elettori glielo riconosceranno alla prossima occasione».
«Questa amministrazione andrà avanti per qualche settimana o qualche mese, e dovrà obbedire a qualche politico da quattro soldi che pensa di fare la sua scalata altrove sfruttando loro e il nostro Comune. E poi mi chiedo: come può l’Udc oggi decidere di abbandonare una coalizione perché si è avvicinata a una lista civica troppo di destra, quando un loro esponente è adesso vicesindaco di chi è stato appoggiato da Fratelli d’Italia – prosegue la nota -? La politica maremmana è sempre meno comprensibile: non c’è più il rispetto degli elettori, si punta solo alle poltrone. Non c’è dignità politica, non c’è più senso civico: l’Udc spero che paghi le conseguenze dei suoi inciuci alle prossime amministrative grossetane, gli elettori non dimenticano».