GROSSETO – «I comunisti esistono ancora e il capitalismo è ormai al tramonto». È così che Diario Bibbiani, militante comunista «dall’età della ragione», introduce Marco Barzanti, candidato sindaco (l’ottavo a Grosseto) per la lista del “Partito Comunista d’Italia”.
Si tratta dell’evoluzione del “Partito dei Comunisti Italiani” (quello di Cossutta per intenderci) di cui Barzanti è stato per anni segretario provinciale. «Il progetto e l’idea di presentarci – dice Barzanti – ci sono da tempo. Avevamo pensato di aprire un dialogo con il Pd legato soprattutto alla candidatura di Paolo Borghi. Dopo le primarie però e le aperture a destra di Mascagni, abbiamo deciso di scendere in campo con una lista tutta nostra».
«A livello nazionale gli accordi tra Verdini e Pd si riflettono anche a livello locale, vedi per esempio la possibile intesa tra Mascagni e Lamioni. Questo ci ha convinto ancora di più a presentarci alle prossime amministrative».
Nel giorno della sua presentazione di fronte ai giornalisti Barzanti, che in passato ha ricoperto anche il ruolo di assessore al turismo con la prima giunta Bonifazi, lancia anche i primi temi della sua campagna elettorale: lotta alla Regione e al Pd contro i tagli alla sanità maremmana, più attenzione alla sicurezza, gestione pubblica della sistema dell’istruzione e dei servizi come acqua e rifiuti.
«C’è bisogno di una sinistra vera – ha aggiunto Barzanti – e non di una lista possibilista. Noi per questo facciamo appello a tutti coloro che si sentono di sinistra: Renzi ha distrutto tutto quello che noi compagni avevamo costruito. Amici e compagni tornate a votare il simbolo comunista».