ORBETELLO – Non molla la presa l’Orbetello del presidente Bosi, quinta forza del girone G di Seconda a tre giornate dalla fine del campionato. In una zona playoff ancora tutta da definire con quattro società in otto punti, i lagunari stanno dimostrando grande resistenza e ambizioni sempre più ingombranti, soprattutto in una settimana crucial dove si prepareranno al duello con la diretta concorrente Intercomunale Santa Fiora, terza assieme al Torrenieri ad un solo punto di gap.
«Viviamo questo momento con molta serenità – ha detto l’allenatore dei lagunari Diego Di Chiara, da due anni al servizio del team maremmano, anche con i Giovanissimi – l’obiettivo a inizio stagione era arrivare fra le prime tre e per arrivarci dovremo fare nove punti per avere il miglior piazzamento playoff. Il partitone contro il Pitigliano? Già passato, adesso guardiamo avanti gara dopo gara e ora pensiamo solo al Santa Fiora».
«Domenica abbiamo ravvivato il campionato – ha aggiunto il dirigente Augusto Valeri – Ora l’intento è vincere le ultime tre gare per chiudere terzi, anche se a parole è tutto facile. Domenica avremo Giusti squalificato, ma dovrebbe rientrare dall’infortunio il capitano Roncucci. Fra queste ultime tre gare temo di più la trasferta con il Porto Ercole perché loro ci tengono tantissimo a fare bene davanti ai loro tifosi. L’ultima col Montiano dipenderà anche in base alla situazione in zona play-out».
«La nostra forza è un gruppo molto compatto – ha continuato Di Chiara – costruito col lavoro di due anni. Se continuiamo così, con questa mentalità, andrà tutto bene nonostante vari infortuni, come quello capitato al portiere N’Guey. La nostra forza sul piano tecnico? Siamo molto equilibrati in ogni reparto, come poi deve essere. Mimiri ha segnato finora dodici reti, che non sono poche per un ventenne, ma con le qualità che ha poteva segnarne almeno il doppio. Il nostro unico punto debole potrebbe essere invece la minore disponibilità dei miei giocatori con l’avvicinarsi dell’alta stagione. Tutto quello che abbiamo ottenuto finora ce lo siamo guadagnato fino in fondo senza niente di regalato. E al nostro presidente Palmiro Bosi, che in questo progetto ha speso molta passione, speriamo di dare dopo tanti anni l’emozione del passaggio di categoria».