FOLLONICA – No alla circonvallazione. È l’imperativo che viene da Gente di Follonica e dal Partito socialista. «Follonica deve essere conosciuta per mostrare le proprie peculiarità (il lungomare, la spina verde-culturale dal centro al parco centrale alle strutture sportive attraverso l’ex – Ilva, le pinete, il centro dei negozi e dei servizi, ecc.) – afferma Gente di Follonica -. Per raggiungere questo obiettivo, essenziale per il futuro economico e sociale, i turisti, i nostri vicini, la gente in genere, non deve essere allontanata ma accompagnata dentro il nostro piccolo mondo. Riteniamo quindi che sia da superare l’idea non realizzata (che pesa così tanto sulla perequazione) di una circonvallazione».
«Meglio riorganizzare gli ingressi alla città con segnaletica e cartellonistica (multimediale e tradizionale), con piccoli interventi non invasivi improntati alla qualità del decoro, del verde, dell’accessibilità – prosegue Gente di Follonica -. Le porte di ingresso (Pratoranieri, fattoria Bicocchi, cimitero, Rondelli, nuovo ippodromo, Salciaina) sono un’occasione unica per condurre gli utenti verso aree di sosta attrezzate (per esempio parcheggio del nuovo ippodromo, e altre aree da individuare negli spazi esistenti non edificati) dove collocare bus navetta, biciclette elettriche, punti di informazione, punto taxi, ecc., per permettere un accesso “dolce” e consapevole alle nostre risorse».
«Le strade principali di accesso devono essere riviste, se necessario integrate con nuovi tratti, concentrando sul migliorare ciò che c’è le risorse disponibili – prosegue la nota -: alcuni assi urbani potrebbero essere trasformati in vere e proprie strade-parco, lavorando sui margini, sui piccoli spazi non risolti, sulla differenziazione dei modi di percorrenza, integrando mobilità privata e pubblica, taxi, biciclette, percorsi pedonali. La città deve essere riorganizzata attraverso il recupero delle infrastrutture esistenti (già difficili da ben manutenere), riempendo di significato e complessità quelli che ora sono semplici nastri di asfalto, più che consumare suolo e denaro costruendo nuova viabilità dequalificante».
Alla richiesta di Gente di Follonica si aggiunge quella dei socialisti che sono «concordi con la proposta di riqualificare e riorganizzare gli ingressi alla città e di superare l’idea di una possibile circonvallazione. Il PSI ha infatti sempre creduto che dare nuova vita, abbellire e investire sul nostro patrimonio attraverso il recupero delle strutture già esistenti, deve costituire le linee guida intorno a cui progettare la nostra Follonica del futuro. Noi socialisti consigliamo un approccio sereno e per certi versi non nostalgico. Il nuovo parco centrale, al di là dei gusti personali, sta infatti a dimostrare che è possibile creare qualcosa di totalmente nuovo senza avere la nostalgia di mantenere la memorie e le tracce del vecchio ippodromo».
«Superare l’idea di circonvallazione è utile non soltanto per abbattere la perequazione ma anche per dare l’idea di una città permeabile – prosegue il Psi -! Sono molti però gli ingressi della città minimi e poco accoglienti. Come PSI suggeriamo tra tutti il “bivio di Rondelli” che a parer nostro, dovrebbe essere messo al centro di una seria progettualità di riqualificazione da concordare con la proprietà. Dovrebbero essere sempre gli ingressi alla città i luoghi in cui trovare i punti di informazione per i nostri turisti. Da qui una vecchia idea di rilanciare la casa cantoniera a Rondelli come “Information Point” per i turisti della città: sarebbe infatti per noi socialisti una bellissimo biglietto da visita meritevole per la bella Follonica».
«Superata l’idea di circonvallazione, dovrà necessariamente tornare attuale la possibilità di dotare la città di bretelle interne per i collegamenti nord-sud, evitando così il centro cittadino e decongestionando viale Europa che, presumibilmente, con l’apertura del mercato settimanale – conclude – presto sarà appesantito da ulteriori carichi di traffico automobilistico».