FIRENZE – Un piano di sicurezza già in elaborazione, una governance che veda la partecipazione degli imprenditori locali e una serie di incontri periodici in cui la Regione, prossimo soggetto attuatore dell’accordo per la gestione integrata della laguna di Orbetello, potrà verificare e monitorare la situazione, oltre che confrontarsi con il territorio.
Sono i fatti e le proposte che l’assessore all’ambiente Federica Fratoni ha portato oggi agli imprenditori locali, fra i quali i pescatori, che a Orbetelllo si sono riuniti in un incontro in cui con la Regione si faceva il punto sulla situazione della laguna in vista dell’estate alle porte.
“La straordinarietà dell’estate scorsa è risaputa – ha detto Fratoni nell’assemblea – ma la dinamica dei cambiamenti climatici ci dice che siamo di fronte a un riscaldamento progressivo e veloce del pianeta. L’inverno appena trascorso ha segnato un aumento della temperatura, rispetto a quello dell’anno precedente. Perciò dobbiamo spendere un impegno importante, predisporre e dare seguito a schemi d’intervento definiti e monitorare, anche con il supporto di Arpat e Lamma, ma soprattutto fare tutto questo insieme a chi vive e lavora qua e conosce questa realtà. È dal territorio che arriva la capacità di costituire una governance operativa.
Auspico – ha proseguito – che da Roma arrivino le risorse necessarie e sono sicura che il Governo sarà della partita anche con un ruolo operativo. Una legge potrà magari creare un nuovo ente gestore, un contenitore, ma il contenuto spetta a noi, autori di una pagina in cui ognuno porta il proprio contributo di conoscenze ed esperienza. E mi riferisco all’esperienza che si matura guardando e agendo in un ambito naturalistico straordinario, l’unico che offre gli spunti e le osservazioni adatte a trovare le risposte migliori. Siamo sulla buona strada”.
La Regione Toscana, che con la riorganizzazione delle funzioni provinciali, adesso ha competenza anche in materia di aree protette, con la delibera del dicembre 2015, ha individuato misure puntuali di salvaguardia per la laguna tali da consentire la conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario che la caratterizzano e da scongiurare fenomeni eccezionali, quali quelli che hanno caratterizzato l’estate 2015.