GROSSETO – Ha presentato ieri ai grossetani il suo programma elettorale. È Carlo Vivarelli, candidato a sindaco per Toscana Stato, il movimento indipendentista che vorrebbe fare della Toscana una terra libera e uno stato sovrano.
Le priorità di Vivarelli si chiamano lavoro e legalità. Lo ripete spesso durante il suo intervento in Sala Pegaso a Grosseto. «Anche a Grosseto c’è bisogno di tolleranza zero nei confronti della criminalità. Per questo nel caso in cui diventassi sindaco mi impegnerei per espellere tutti i pregiudicati non toscani dalla città e richiederei la presenza dell’Esercito nelle strade per aiutare le forze dell’ordine».
Vivarelli vuole cambiare il “sistema” «perché è quello che non funziona» anche per quanto riguarda le politiche sull’immigrazione e la gestione delle frontiere. «Le frontiere devono essere chiuse» dice e parlando di lavoro fa una critica molto forte al fenomeno del caporalato che riguarda anche la nostra provincia. «Se fossi sindaco ci andrei io la notte a contrastare questi signori che sfruttano le persone».
La sua idea anche per l’economia è quella di valorizzare le eccellenze che ha la nostra terra. «Abbiamo tutto quello che può servire a partire dalle produzioni di vino e dobbiamo difenderle». per questo nel programma di Toscana Stato c’è sia la costituzione di Consulta Comunale per la Legalità che la formazione di una Commissione di controllo dei prodotti commerciali.