SORANO – «La revisione degli attuali distretti sociosanitari, prevista dalla Regione Toscana nell’ambito della riforma del sistema sanitario, deve necessariamente tenere conto delle specificità territoriali, della popolazione che vive in questi territori, delle sue caratteristiche e delle relative necessità, del livello e della qualità dei servizi che vengono erogati e dei loro costi, in gran parte sostenuti dai bilanci comunali e, quindi, dai cittadini». Così si esprimono in una nota congiunta i tre sindaci dell’Unione delle Colline del Fiora: Marco Galli (Manciano), Carla Benocci (Sorano) e Pier Luigi Camilli (Pitigliano).
«E’ necessario – continua la nota – sottolineare con forza questi elementi che a volte sembrano sottovalutai nel confronto in corso sulla nuova zonizzazione. Per quanto riguarda lo specifico della zona sud della ex Asl 9, che comprende un’area geograficamente molto ampia e assai diversificata, con una popolazione con una componente anziana è in genere molto rilevante, è stato costruito negli anni un sistema di servizi sociosanitari in convenzione e collaborazione con la Asl 9 che pur con alcune difficoltà ha dimostrato di funzionare e di saper dare risposte adeguate, in alcuni casi anche con punti di eccellenza».
“A questo livello di servizi, che può e deve essere comunque migliorato e sempre più adeguato ai nuovi bisogni dettati soprattutto dalla crisi economica , ha contributo a suo tempo anche la scelta di destinare la grande maggioranza delle risorse disponibili ai servizi limitando al massimo la spesa gestionale».
«Su questa base i sottoscritti sindaci ritengono che l’attuale distretto sociosanitario debba essere salvaguardato così come va salvaguardato il modello di gestione che è stato costruito e ha dato prova di buon funzionamento, facendo in modo di non allontanare i servizi dai cittadini».