SEGGIANO – Tokyo chiede a Seggiano “lezioni” su come si produce olio d’oliva di qualità. Questo l’interscambio in predicato di realizzarsi nei prossimi mesi tra un comune del Monte Amiata di meno di mille abitanti ed una città, la capitale del Giappone, che di abitanti conta invece milioni. La storia comincia alcune settimane fa, quando una delegazione giapponese bussa alle porte del municipio amiatino per chiedere aiuto: scarsi frutti hanno dato finora a Tokyo i tentativi, compiuti in autonomia dagli appassionati locali con gli occhi a mandorla, di produrre olio d’oliva di qualità.
A chiedere aiuto a Seggiano, che è patria di una varietà famosa in tutto il mondo come l’olivastra seggianese, è stato, con una delegazione, uno dei quartieri in cui si divide Tokyo. «Per noi – dichiara il sindaco di Seggiano, Gian Piero Secco – è una sfida non indifferente, un grande riconoscimento internazionale: d’altra parte, riteniamo che i volumi produttivi di Seggiano per quanto riguarda l’olio d’oliva non possano essere messi a rischio da una concorrenza operata in Giappone: il mondo è grande ed i mercati ci sono per tutti. Il quartiere di Tokyo che ci ha chiesto aiuto – aggiunge con un pizzico d’ironia il sindaco – ha un nome alquanto impronunciabile, ma ce la faremo».