GROSSETO – «Abbiamo voluto affrontare due spinosi problemi che incidono non poco sulle economie dei Grossetani e sulla loro salute: la gestione dell’acqua e quella dei rifiuti». Inizia così la nota di Insieme a sinistra” la forza politica che si presenterà alle prossime elezioni amministrative e che aggrega più partiti e movimenti. «A Grosseto gli abitanti pagano le bollette tra le più alte d’Italia, non per inefficienza, ma per scelta degli amministratori locali e regionali».
«La termovalorizzazione dei rifiuti da una parte e la gestione privata in regime di monopolio dell’erogazione dell’acqua dall’altra hanno fatto della Toscana, e quindi della Maremma, il modello di riferimento per aumentare a dismisura i costi per gli utenti, diminuire gli investimenti, diminuire i posti di lavoro e – prosegue il portavoce di Insieme, a Sinistra Luca Urbani – garantire di fatto vere e proprie rendite a pochissimi privati».
«Quello che in sintesi proponiamo per invertire la rotta è scegliere la raccolta differenziata porta a porta per tutto il territorio comunale (coinvolgendo magari i comuni limitrofi), semplicemente imitando le esperienze di tanti altri comuni italiani, al fine di: ridurre sensibilmente i costi sulle famiglie, rispettare in pieno le normative vigenti in materia (ci toccherà anche pagare le penali a causa della scarsa differenziazione dei rifiuti attualmente in atto) – scrive Urbani -, aumentare posti di lavoro locale in modo diretto, sviluppare la filiera del riciclo anche in Maremma e quindi possibilità di investimento per le aziende locali».
«Per l’acqua il percorso si presenta più lungo e difficoltoso, ma sostanzialmente si tratta di riportare sotto il controllo pubblico la gestione del servizio nel rispetto oltretutto della volontà espressa dalla popolazione nel referendum nazionale del 2011 – continua -. A partire dalla piena attuazione della legge n° 183 del 1989, che la Regione Toscana non ha mai voluto di fatto attuare, occorre riportare le decisioni e le competenze in ambito di bacino idrografico al fine di rendere terrritorialmente efficace ed economica la gestione del servizio (in Toscana si ha la tariffa più alta d’Italia con un aumento del 60% negli ultimi dieci anni, tutti i cittadini se ne sono accorti!)».
«Un processo di ripubblicizzazione del servizio pubblico che il Comune di Grosseto può e deve avviare vista anche la sua importanza in quanto membro del Consiglio direttivo dell’Autorità Idrica Toscana e presidente di una delle sei conferenze territoriali (quella dell’Ombrone). Tutto questo in direzione opposta alle scelte governative nazionali che fra l’altro vogliono ridurre da 8.000 a 1.000 le società partecipate dagli enti locali. Queste sono solo alcune delle questioni che vogliamo porre all’attenzione negli incontri con altre forze politiche, disponibili al dialogo – conclude -, con cui intendiamo aprire tavoli di confronto nei prossimi giorni».