GROSSETO – Quattro pilastri che sorreggono l’impegno politico di Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Il candidato a sindaco della coalizione di centrodestra e delle civiche presenta il primo di questi pilastri. l’amore.
«Umberto Eco, il grande intellettuale italiano che è venuto a mancare poche ore fa, sostiene, nel suo forse più noto romanzo, che “non esiste nulla che tanto occupi e leghi il cuore come l’amore”»
«Voglio partire da qui per raccontare la nostra idea di politica. La nostra ispirazione per amministrare la città. Per indicare i 4 i pilastri su cui si poggia il nostro impegno e le nostre linee guida per disegnare la Grosseto che sarà: amore, partecipazione, bellezza, futuro».
«Sono partito dall’amore perché è quello che mi ha spinto a candidarmi. Come ho detto in occasione della mia presentazione ufficiale alla città, ormai quasi un mese fa, la politica a cui aspiriamo è quella in cui non debba suonare strano, retorico o demagogico affermare che il motivo per il quale abbiamo deciso di fare questa scelta è semplice, unico e assoluto: amore per la nostra città».
«Amare significa dare valore. Significa prendersi cura. Significa appartenersi. Il nostro impegno è quello di dare valore alle mura medicee, con un anello verde che le protegga, con la gestione di spazi a canone zero ai privati in cambio di servizi e manutenzione».
«Vogliamo prenderci cura del verde pubblico, curando e arredando i giardini della città, creando un nuovo grande parco attrezzato tra la Cittadella e il Viale Europa. Vogliamo ridare identità ai grossetani, riportando la Biblioteca a Palazzo Mensini e rivitalizzando il centro storico, creando manifestazione enogastronomiche di qualità e puntiformi, diffuse dentro ai negozi, i bar, i locali».
«Vogliamo unire la promozione del nostro bellissimo mare con la scoperta del fascino dei nostri paesi attraverso strategie di marketing online e social media. Dobbiamo tornare ad amare la città, partendo da piccole cose concrete e verificabili, che cambierebbero però il volto di Grosseto già nei primi 6 mesi».