PITIGLIANO – Programmi di sviluppo, tempi di realizzazione e investimenti per il futuro dell’ospedale di Pitigliano e per rispondere alle criticità nell’assistenza sanitaria locale. Sono i temi all’ordine del giorno di un incontro tra il direttore generale della Usl Toscana sud est, Enrico Desideri, e i vertici aziendali, con i sindaci di Pitigliano, Sorano e Manciano, accompagnati da una rappresentanza dei Consigli comunali.
L’incontro, che si è svolto questa mattina nella Sala consiliare della Città del tufo, è stato aperto dal sindaco di Pitigliano, Pier Luigi Camilli, che ha rivendicato “il diritto ad un’assistenza sanitaria di alta qualità anche per i cittadini di questo nostro complesso territorio”. Camilli ha chiesto l’impegno dell’Azienda sull’organico dell’ospedale e della medicina territoriale, sul ruolo del pronto soccorso, sull’assistenza pediatrica di base e la neuropsichiatria infantile, sui tempi di attesa; chiedendo, in particolare, un pacchetto di investimenti “indispensabile a dotare l’ospedale delle attrezzature necessarie per una buon servizio diagnostico e trovando il modo di incentivare i professionisti a lavorare a Pitigliano, affinché venga dato valore agli investimenti fatti”, ha sottolineato Camilli.
Temi ripresi dal sindaco di Manciano, Marco Galli, che ha portato l’attenzione anche sull’organizzazione del 118 e sul Centro di riabilitazione “Aldi-Mai”, e dal sindaco di Sorano, Carla Benocci, che è intervenuta sul futuro assetto delle Zone-distretto, “augurandomi che la nuova organizzazione della sanità non penalizzi le zone periferiche”, ha detto.
Il piano della Asl in risposta alle richieste dei sindaci
“L’ospedale di Pitigliano è irrinunciabile – ha esordito Desideri, in risposta ai sindaci – e il suo ruolo non è in discussione. Intendiamo rafforzarlo, integrandolo con l’assistenza territoriale, secondo il modello delle reti cliniche integrate e della rete tra ospedali.
Stiamo lavorando su quattro criticità: la cronicità e la fragilità sociale; l’equità di accesso; le modalità di presa in carico; l’erogazione dei servizi.
Il piano – spiega Desideri – prevede di potenziare l’attività del Pronto soccorso con interventi strutturali, con nuove apparecchiature diagnostiche e con un programma di formazione del personale sui protocolli per l’emergenza pediatrica. Sono, inoltre, previsti investimenti in strumenti elettromedicali per l’adeguamento della diagnostica, non solo per l’emergenza ma anche per il laboratorio, la radiologia, la gastroenterologia, la ginecologia”.
Per quanto riguarda il personale medico, il problema è rappresentato dalla difficoltà a reperire specialisti che accettino di lavorare a Pitigliano. In ogni caso, spiega Desideri, “sono in corso procedure per la stabilizzazione e per individuare gli specialisti ospedalieri e territoriali, ad esempio il neuropsichiatra infantile, che ancora mancano in organico. Per gli ospedalieri, anche ricorrendo a incentivi per invogliare i professionisti a scegliere Pitigliano come sede di lavoro”.
Infine, un ruolo fondamentale è riconosciuto alla medicina di base. Il piano punta sull’attività dei medici di famiglia, all’interno delle Case della salute e attraverso le Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), per il governo delle liste di attesa e la presa in carico dei pazienti, avviando la sperimentazione che prevede di prenotare la prestazione specialistica nel momento della prescrizione.
“Ci impegneremo a realizzare questo piano – ha concluso Desideri – e a vincere la sfida dello sviluppo e dell’integrazione dei servizi. Se vinciamo questa sfida in un territorio così complesso, l’abbiamo vinta dappertutto”.