GROSSETO – È ancora sulla sicurezza che si accende il dibattito in politica e nell’opinione pubblica. E oggi arriva la replica del comitato Uniti per una Maremma migliore alle parole del vicesindaco Paolo Borghi che proprio ieri aveva presentato il piano sicurezza da candidato alle primarie del centrosinistra.
«Oggi il candidato alle primarie del PD, il vice sindaco Borghi, ha regalato alla città una vera e propria chicca: anche lui si è accorto che a Grosseto esiste il problema della sicurezza (magari avrà guardato la TV e si sarà incuriosito della vicenda Poeti, su cui non ha avuto il coraggio di dire una parola) ed ha addirittura proposto un piano per risolverlo. E la soluzione non è da poco, perché l’obbiettivo di Borghi è dimezzare in due anni i reati in città».
«Peccato che Borghi non abbia mai minimamente degnato di alcuna considerazione il Comitato Uniti per una Maremma Migliore, che da oltre un anno ha posto all’attenzione di tutte le Istituzioni (e dunque anche di Borghi…) la sicurezza».
«Tutti ci hanno sempre risposto che non esisteva un problema sicurezza, che la nostra città era un’oasi felice, che eravamo dei visionari. Abbiamo dovuto alzare la voce per far conoscere i nostri timori (petizioni, fiaccolate). Oggi possiamo dire di aver urlato così forte le nostre ragioni da aver svegliato addirittura il vicesindaco, mentre un suo consigliere comunale, sino ad oggi peraltro fragorosamente silente, il (pure lui) candidato alle primarie Mascagni, pare ancora convinto che si tratti di sola “percezione”. Un po’ come d’estate le onde di calore…»
«Con gioia, quindi, apprendiamo che Paolo Borghi ha finalmente prodotto un suo programma per risolvere il problema della criminalità a Grosseto. Anche se pare chiaro che il PD non ha idea di cosa si parli, visto che due suoi esponenti la pensano in modo diametralmente opposto e che in dieci anni mai l’amministrazione si era resa conto che il problema esisteva, altro che percezione».
«Peccato che le (poche) buone idee del vicesindaco non siano altro che la fotocopia del programma che Vivarelli Colonna ha presentato oltre due settimane or sono, guarda caso dopo aver ascoltato proprio le idee del comitato Maremma Migliore».
«In particolare, due sono gli spunti interessanti del programma borghiano: vigili in più reperiti da una diversa organizzazione del personale e copertura finanziaria del programma. Di due cose, l’una: o siamo veramente in emergenza oppure è la solita promessa elettorale».
«Visto che Borghi ha, almeno fino a giugno, responsabilità di governo, perché invece di annunciare il suo programma da sindaco non lo applica subito? Tra l’altro ha anche assicurato che il piano è economicamente realizzabile. Porti pure le sue idee in Consiglio e, visto che siamo in emergenza, abbiamo la convinzione che l’attuale opposizione appoggerà sicuramente il progetto».
«A proposito di sicurezza e consiglio, non è inutile ricordare (in primis a Borghi…) che il 30 dicembre scorso il consiglio comunale doveva discutere proprio di sicurezza: ma quel giorno Borghi, che ancora non si era reso conto che esisteva un problema sicurezza in città, aveva altro da fare. Quel giorno infatti Borghi era impegnato a presentare la propria candidatura alle primarie del PD».