ORBETELLO – Sul clima elettorale che si è aperto a Orbetello interviene il sindaco uscente Monica Paffetti, che proprio in questi giorni ha ottenuto il via libera dal Pd per la sua candidatura.
«La scelta del Partito Democratico di rinnovarmi la fiducia e proporre la mia candidatura per i prossimi cinque anni di mandato è un riconoscimento importante che si aggiunge ad altri, del lavoro svolto da tutta la giunta e dalla coalizione che ha governato il Comune di Orbetello».
«Le elezioni sono una grande occasione di verifica collettiva, un punto di arrivo e ripartenza, ma non una sospensione dei nostri impegni con la collettività. Anzi laddove possibile, un’accelerazione dei processi avviati. Se c’è una caratteristica, infatti, sopra a tutte che ha caratterizzato il modello di alleanza, è avere sempre ben presente l’interesse della comunità».
«Il governo del Comune non subirà ritardi. Il mio è un impegno personale e collettivo a prescindere dagli assetti, dalle polemiche e dalle candidature. Nei prossimi mesi si decide la zonizzazione del nostro territorio per la riforma sanitaria, sono giorni in cui si sta integrando il rapporto con la Regione per la gestione straordinaria della laguna, deve partire il bando per la scuola elementare di Albinia di cui sta terminando la validazione».
«Ci sono molti lavori pubblici già assegnati che devono vedere la loro realizzazione. In questi primi mesi dell’anno si rivedono e si rivalutano gli interventi nei riguardi dei cittadini in stato di bisogno e tutta la politica abitativa alla luce delle nuove graduatorie assegnate in questi giorni. Ci sono da approvare delle varianti urbanistiche per i progetti del rischio idraulico del territorio».
«La nostra casa comune richiede cura, attenzione e capacità di programmare oltre al presente, oltre i nostri attuali ruoli. Il mio è, dunque un appello ai partiti e alle forze della coalizione, a me stessa e ai miei collaboratori, di avere il senso del tempo e, in questo quadro, del limite. Oggi più che mai è importante tenere distinti gli obiettivi amministrativi da quelli di schieramento. A prescindere dal ruolo che ricopriremo dopo il giugno 2016, dobbiamo essere ricordati per ciò che siamo stati in grado di fare e di mettere in campo per la nostra splendida comunità, per il nostro meraviglioso territorio».