GROSSETO – Debutterà in queste elezioni amministrative e il test più importante sarà proprio quello di Grosseto. Stiamo parlando del movimento “Toscana Stato”, nato recentemente con la volontà di lottare per l’indipendenza della nostra Regione e per l’autodeterminazione del popolo toscano. Una battaglia che ricalca altre iniziative simili in giro per l’Europa (la Catalogna ne è un esempio) e a Grosseto “Toscana Stato” prova a sparigliare le carte delle comunali con una proprio candidato e una lista. A scendere in campo per gli indipendentisti toscani è Carlo Vivarelli, naturalmente toscano e grossetano, che a 51 anni ha deciso di impegnarsi in politica con il vessillo di Toscana Stato.
«Il nostro è un partito indipendentista di proposta, democratico e non di protesta o di sola presenza – dice Vivarelli che si è presentato questa mattina ai giornalisti insieme al responsabile nazionale del movimento Emiliano Baggiani -. Noi siamo pronti con una serie di proposte elettorali precise in difesa del popolo toscano perché siamo convinti che abbiamo il diritto e il dovere di vivere nel nostro territorio».
Tra i primi posti del programma di Vivarelli c’è sicuramente la questione della legalità. «Non c’è democrazia senza legalità e per questo noi partiamo dal rispetto delle legge e dal contrasto della criminalità. Se fossi eletto sindaco farei dell’amministrazione un motore per la creazione di associazioni di cittadini per sorvegliare la città. Per noi è importante il concetto di sicurezza partecipata».
«Questa città e questo territorio appartiene ai grossetani – dice ancora Vivarelli – e non è accettabile che nella nostra provincia di siamo quasi 30 mila disoccupati. Non lo è sopratutto se contemporaneamente si lascia ingresso libero agli stranieri». Legalità e lavoro dunque nel programma, ma al momento Vivarelli e i suoi collaboratori sono impegnati anche dal punto di vista organizzativo.
«Stiamo lavorando alla lista – dice Baggiani – e prossimamente saremo in piazza con il nostro gazebo per raccogliere le firme necessarie alla presentazione della lista. Per noi è la prima volta e quindi sarà un test importante. In futuro saremo impegnati anche nelle battaglia referendarie a cominciare dalla questione della riforma sanitaria e al referendum costituzionale di ottobre».