MAGLIANO IN TOSCANA – «Ancora una volta il sindaco di Magliano in Toscana, Diego Cinelli, mette in evidenza mancanza di capacità nell’amministrare il Comune e rispettare le esigenze dei suoi concittadini». Il capogruppo della lista civica Amministra con noi, Salvatore Condipodaro Marchetta, entra nel merito dell’ordinanza che dispone la riesumazione di alcune salme sepolte nel cimitero di Magliano.
«Con l’ordinanza numero 80 del 31 dicembre 2015, pubblicata sull’albo pretorio il 4 gennaio 2016 – precisa Condpodaro Marchetta -, il sindaco ha ordinato l’esumazione ordinaria di sedici salme nel cimitero del Comune di Magliano, esumazione prevista per l’11 gennaio. L’atto è stato inviato per mail alla Polizia municipale, affinché provveda alla notifica il giorno seguente, il 5 gennaio: in primo luogo, però, l’ordinanza riporta i nomi dei defunti e non dei loro familiari, quindi molto probabilmente non ne saranno informati. Inoltre al comma 5 dell’atto il sindaco dispone che “I familiari o aventi titolo dei defunti sono invitati a dare disposizione, entro 15 giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza, circa la destinazione dei resti mortali dei propri cari. Si informa che la destinazione dei resti sarà a totale carico economico dei richiedenti”».
«Non è dato sapere come possano trascorrere 15 giorni dal 4 gennaio all’11 dello stesso mese: è previsto un periodo di tempo ai familiari per decidere che cosa fare ma poi dalla data della notifica a quella dell’esumazione passano solo 6 giorni, la metà di quanto concesso ai parenti con l’ordinanza. In più si privano i cittadini anche del diritto – previsto dalla legge – al termine di sessanta giorni entro il quale i parenti o gli aventi diritto possono fare ricorso al Tar della Toscana. Questo modo di operare è un’offesa ai defunti e ai loro familiari e denota una totale mancanza di rispetto. Per l’ennesima volta il sindaco Cinelli dimostra che i regolamenti e le leggi non sono cosa sua. Non importa che ci sia una sentinella con la fascia tricolore a vegliare su ogni defunto sepolto a Magliano – conclude l’opposizione -, ma almeno il rispetto per tutti deve essere garantito da chi amministra una città».