GROSSETO – Saper realizzare un buon cocktail o un buon caffè non basta. La professione del barista, oggi, è sempre più complessa e servono anche altri requisiti oltre alla competenza, come la cortesia, la precisione, la rapidità e la fantasia. Lo sanno bene Alessandro Capponi, Lorenzo Giani, Davide Mangani, Kevin Pantaloni ed Alessandro Raso, i cinque ragazzi che hanno appena concluso l’ultima edizione di corso per barman targato Ascom Confcommercio Grosseto e che si è svolto, questa volta, non in una scuola-laboratorio, ma in un locale vero, quale il D Park nel parco dell’Ombrone.
Ad insegnare tutti i segreti del loro mestiere, sono stati due professionisti molto noti ed apprezzati nel settore, come Federico Delle Fratte, responsabile tecnico del corso, insieme a Daniele Fontana, titolare dello stesso D Park.
Alla cerimonia di consegna degli attestati, gli allievi si sono cimentati in una dimostrazione delle abilità acquisite nella preparazione di caffetteria e cocktails, tecniche acrobatiche “flair” comprese, alla presenza del direttore di Ascom Confcommercio Gabriella Orlando e del presidente provinciale Fipe (Federazione Pubblici Esercizi) Danilo Ceccarelli, per altro gestore dello splendido e conosciutissimo locale Cala Felice Beach Club.
Insomma, i ragazzi sono già bravi. Anche perché, essendo solo in cinque, sono stati seguiti molto bene dai loro insegnanti, che hanno trattato “materie” come l’ospitalità, differenziazione del lavoro in base ai target di riferimento, il servizio, organizzazione ed organico del bar, realizzazione dei drink, american bar e caffetteria, offerta “per la meditazione” e tanto altro ancora.
“Il valore della vostra preparazione è alto – afferma il direttore di Confcommercio Gabriella Orlando – siate consapevoli di aver sfruttato un’opportunità unica. I corsi Ascom prevedono sempre un numero limitato di allievi per consentire un apprendimento eccellente. Questa è la nostra filosofia”.
Un’altra caratteristica di questo corso è la possibilità di svolgere un tirocinio in azienda per acquisire manualità, esperienza, ed anche “per farsi conoscere”, altro aspetto da non sottovalutare per entrare in questo particolare ambito lavorativo, dove le porte sono aperte.
“Il barman è una delle professionalità più richieste nell’intero settore dell’accoglienza – spiega Ceccarelli – ed è un mestiere che si è evoluto di conseguenza alle nuove abitudini della gente. Tutti gli esercizi nell’ambito della somministrazione, dal bar allo stabilimento balneare, puntano ad esempio sull’aperitivo, che non è più un banale preludio al pranzo o alla cena, ma è diventata una consuetudine sempre più amata, se non un appuntamento irrinunciabile”.