GROSSETO – Continua la noiosa cavalcata de Grifone, cinque vittorie di fila, nemmeno un torto arbitrale e neppure l’ombra di un complotto da parte del sistema calcio; come cantava Battisti, praticamente una giornata uggiosa.
Battute a parte ad averne di partite così ma a voler trovare lo spunto per leggere la partita in maniera diversa ci aiuta il debutto di Cosimo Patierno.
Cosimo entra in campo al posto dello sfortunatissimo Nappello, che in uno scontro riporta la frattura scomposta della clavicola ma al pronti attenti via il pubblico grossetano per una svirgolata a centrocampo lo riprende con un coro di biasimevole stupore. Una tribuna troppo severa, manco fosse abituata alle gesta di Higuain, da far nascere prontamente un senso di protezione per il giocatore ex Bisceglie.
Il resto della partita è un avvincente tifo nel seguire le sorti dell’attaccante, ogni tiro sbagliato è una fitta al cuore, ogni palla persa è un pugno allo stomaco ma se pur Patierno finisce il primo tempo con un voto in pagella che non va oltre il cinque e mezzo la speranza del riscatto è l’ultima a morire.
Un paio di gol divorati nella ripresa e poi al trentaquattresimo finalmente il gol; una rete che non da nulla di più all’esito dell’incontro ma magicamente azzittisce quella stessa tribuna che all’improvviso applaude ad un Patierno che corre sotto di lei a braccia aperte come il Cristo redentore di Rio De Janeiro.
Adesso per tutto lo stadio è un altro bomber a disposizione del panzer Grosseto, benvenuto Cosimo e regalaci quanti più gol possibili; noi tiferemo per te nonostante le svirgolate e i gol mangiati.