GROSSETO – C’era anche una buona parte di Maremma tra le 20mila persone che hanno manifestato la scorsa domenica a favore della pace e dei cambiamenti climatici. La marcia, partita nel primo pomeriggio da Campo dei fiori e terminata in via dei Fori imperiali, è stato anche un grido per chiedere non solo l’abbattimento delle emissioni ma anche una svolta decisa e concreta verso la diffusione delle energie rinnovabili. In questa direzione va il Manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili fatto da Legambiente, che sta trovando l’adesione di molti comuni in tutta Italia. Nella provincia di Grosseto hanno aderito i seguenti comuni: Montieri, Civitella Paganico, Castiglione della Pescaia, Scarlino, Grosseto e Capalbio.
«La manifestazione di domenica scorsa a Roma – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente -, insieme a tutte le altre realizzate in moltissime città del mondo, dimostra la volontà di una chiara svolta nell’abbattimento delle emissioni climalteranti per la diffusione delle energie rinnovabili e per l’efficienza energetica per salvare il pianeta e arrestare il surriscaldamento climatico. Tutto questo dipende dalle scelte che i governi faranno nel summit di Parigi, ma anche dai nostri comportamenti personali. La Maremma può divenire un distretto territoriale in grado di puntare su efficienza energetica, rinnovabili, filiera corta in agricoltura e conservazione ambientale».
Alla manifestazione di Roma per il clima e per la pace, organizzata dalla Coalizione italiana Clima costituita da oltre 150 organizzazioni, sono intervenute dalla provincia di Grosseto diverse associazioni tra cui Legambiente, Wwf, Arci Grosseto, Coldiretti Grosseto, Uisp Grosseto, Arci Servizio civile, Cittadinanza attiva e Cia Grosseto, oltre alla presenza del Parco regionale della Maremma.