GROSSETO – Dalla tecnologia utilizzata per la Robocup nascono nuove applicazioni. Il concetto sviluppato dagli studenti del Manetti-Porciatti è proprio questo. Così i robot-calciatori diventano strumenti utili anche nel settore ambientale. Nasce così il progetto di monitoraggio ambientale robotizzato portato avanti dagli studenti con il professor Daniele Dattrino. Quest’ultimo è stato premiato a Roma come miglior docente innovatore, all’interno della Global Junior Challenge, competizione che avviene ogni due anni a partire dal 2000. Il concetto è andare a premiare quelle scuole che meglio hanno applicato i progetti alla didattica. In totale erano 73 i docenti partecipanti, gran parte provenienti dall’Italia, ma anche da Paesi come l’India, il Camerun e la Slovenia.
Tra gli studenti che hanno seguito il progetto ci sono Tino Sugheroni, Andrea Berti e Paolo Martini. «Continueremo anche nei prossimi anni – dicono i ragazzi -. Speriamo di lavorare nel mondo della robotica una volta usciti dalla scuola. La materia è trasversale perché occupa i settori di meccanica, elettronica e elettrotecnica e telecomunicazioni».
Intanto anche l’istituto si sta attrezzando con la dirigente scolastica Antonella Baffetti per avviare una procedura che porti a creare un biennio di specializzazione dopo il diploma. «E’ opportuno creare questo tipo di strada post diploma – spiega Salvatore Militello, presidente dei periti industriali della provincia di Grosseto -. Costruire un Its non è semplice, ma questo tipo di procedura può sostituire la laurea triennale che francamente è stata un errore tutto italiano per come è concepita».