GROSSETO – C’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine il Partito democratico ha deciso di rendere noti i risultati del sondaggio Ipsos, commissionato qualche settimana fa per testare i grossetani sui futuri candidati sindaco. Una scelta di trasparenza l’aveva definita qualche giorno fa il segretario provinciale Marco Simiani, anche se i dati, forse più interesanti, su candidati e partiti, il Pd ha deciso di tenerli in casa.
L’indagine è stata eseguita sono un campione di seimila contatti che corrisponde ad un campione poco sotto le 1000 persone. Guardando i vari “cartelli” che il Pd ha mostrato a giornalisti e iscritti emerge un dato su tutti: il giudizio positivo nei confronti dell’amministrazione uscente e del sindaco Emilio Bonifazi (rispettivamente il 57% e il 56%), ma anche, e questo è un dato contrastante, la richiesta da parte del 68% degli intervistati di un nuovo sindaco che “cambi radialmente il modo di governare la città”. Alla fine dunque il dato che emerge più significativo è una certa propensione dei futuri elettori verso la discontinuità rispetto al passato.
Ma cosa emerge dal sondaggio? Andiamo a conoscerlo dato per dato.
Qualità della vita – Il giudizio dei grossetani intervistati sulla qualità della vita in città è estremamente positivo: in totale il 79% dà un giudizio positivo. Nel dettaglio: 54% molto positivo; 25% molto positivo; negativo 19%; 1% molto negativo.
La crisi e la città – Per il 66% Grosseto è stata colpita dalla crisi come gli altri territori limitrofi, per il 19% invece di più, 10% meno delle zone vicine; 4% non sa. Questa la percezione della crisi che ha però riflessi anche sui problemi principali sentiti dai grossetani. Al primo posto c’è il “lavoro” (67%), mentre per esempio la sicurezza fa registrare un dato più basso: è solo al 9%. Tra le preoccupazioni dei grossetani anche la manutenzione delle strade (28%), la situazione economica (18%), l’instabilità politica (13%)
Valutazione sull’amministrazione – L’amministrazione Bonifazi esce con un giudizio positivo da questo sondaggio. Un giudizio che vede il 57% degli intervistati avere una visione non negativa dell’operato del sindaco, della giunta e dall’amministrazione nel suo complesso. Nel dettaglio: 48% positivo; 8% molto positivo; 30% negativo; 9% molto negativo; 4% non sa. «Sono soddisfatto – ha detto Bonifazi, presente alla presentazione del sondaggio – per questi dati che comunque sono in linea con le indagini fatte periodicamente anche da Il Sole 24 ore».
Come dovrà essere il sindaco del futuro – Questo forse è il dato più interessante rispetto anche al futuro elettorale della città e rispetto anche alle scelte che il partito dovrà fare nella prossime settimane. Alla domanda come dovrà essere il sindaco del futuro infatti i grossetani hanno risposto: “rinnovare il modo di amministrare, ma mantenendosi nel solco dell’amministrazione precedente” il 27%, mentre “cambiare radicalmente il modo di governare la città” il 68%.
C’è voglia di cambiamento dunque in città, nonostante che l’esperienza Bonifazi che si va concludendo sia stata apprezzata. È come se, leggendo questi dati, i grossetani oggi, nel 2015, volessero di più dai propri amministratori. “Fino ad oggi ve la siete cavata, ma ora questo non basta più”. Forse una frase del genere sarà stata detta come commento telefonico a chi proponeva le domande del sondaggio. Che cosa può significare poi rispetto alle scelte del Pd, questo sarà una questione tutta interna al partito.
Certo che entro novembre si deciderà se andare o meno a primarie. Saimo Biliotti, segrteario dell’unione comunale Pd, che insieme a Marco Simiani ha presentato questa mattina i numeri del sondaggio è convinto: «Sono ottimista ce la faremo a trovare un candidato condiviso entro novembre»