MASSA MARITTIMA – Come spesso accade, tutto è iniziato per caso. Dal restauro delle mura urbane emergono nuove scoperte sul Medioevo di Massa Marittima. Tasselli importanti per ricostruire la storia della civitas massetana che sono affiorati nel momento in cui c’era la volontà di restaurare un tratto di cinta muraria. In quello che era sempre rimasto uno spazio verde collocato all’interno delle mura, posto ai margini occidentali di Cittavecchia, sono emersi dei resti archeologici che raccontano la storia di un quartiere di case del pieno Medioevo.
«E’ ragionevole pensare che la serie di abitazioni riportate alla luce con gli scavi, risalgano al XII secolo – precisa Giuseppe Alessandro Fichera che coordina lo scavo archeologico condotto dalla società Coopera -. Niente che fosse conosciuto fino ad oggi. Fa piacere che attorno a questa scoperta ci sia stato il coinvolgimento della comunità, con l’amministrazione che ha subito dato parere positivo nell’effettuare i lavori».
Il progetto di valorizzazione delle mura, realizzato grazie al finanziamento regionale, si è rivelata un’occasione unica per ricostruire archeologicamente uno spaccato di vita ancora poco conosciuto della realtà di Massa Marittima. A dirigere lo scavo è la Soprintendenza archeologica della Toscana con la dottoressa Biancamaria Aranguren.
«Stiamo lavorando per la conoscenza e lo studio del passato – dice l’assessore Marco Paperini -. Ci sono nuovi dati interessanti per costruire un’indagine archeologica, con elementi più antichi rispetto a ciò che si credeva». «Un ritrovamento importante – aggiunge l’assessore Maurizio Giovannetti -, anche perché in un’epoca in cui spesso parliamo di mira che cadono, noi abbiamo lavorato in direzione opposta, in quello che adesso diventa un pieno percorso turistico».
Gli scavi termineranno nei prossimi giorni, mentre tra qualche mese i reperti e i rilievi saranno rielaborati e forniranno nuovi dati sulla civitas massetana e sulla storia della città medievale.