GROSSETO – Per molti anni, se chiedevi ai tifosi quale fosse stato il calciatore più talentoso ad indossare la maglia del Grosseto, ottenevi una sola risposta: Arrigo Dolso. Ribattezzato il “sinistro di Dio” ha incantato la platea maremmana per anni, diventando idolo e al tempo stesso punto di riferimento per un’intera generazione di calciatori.
Rimarrà un ricordo indelebile, del calciatore e dell’uomo. Arrigo Dolso è morto questa mattina all’età di 68 anni, era nato a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine il 12 novembre del 1946. In Maremma arrivò, grazie al presidente Alvaro Amarugi, all’età di trentatré anni dopo aver speso una carriera calcistica anche in Serie A, soprattutto con la maglia della Lazio. Rimase a Grosseto per quattro stagioni, tutte in serie C2, tra il 1979-80 e il 1982-83, totalizzando 112 presenze con 6 reti all’attivo.
Dotato di indiscutibile classe, amava giocare con i calzettoni arrotolati sulla caviglia, con un estro incline al tunnel, al punto che celebre rimase quello rifilato all’olandese Krol. Arrigo Dolso si legò ai colori biancorossi anche in una seconda fase della sua vita, esattamente nella stagione 1989-90, nella veste di allenatore di un campionato di Interregionale concluso all’ottavo posto.
L’ex giocatore professionista viveva all’isola d’Elba. Lascia la moglie Marisa e la figlia Talita, oltre al ricordo mai svanito di una grande eleganza in campo che i tifosi del Grifone mai dimenticheranno.