GROSSETO – Nei giorni scorsi, presso la Regione Toscana, così come richiesto dalla Coldiretti di Grosseto, si è tenuto un incontro con l’ingegnere Massini, responsabile della Direzione Difesa del suolo e protezione civile, per fare il punto circa le criticità, purtroppo note, di alcuni tratti del fiume Ombrone.
All’indomani della gravissima situazione che si determinò tra il 24 ed il 25 agosto scorsi, infatti, a firma del direttore della Coldiretti maremmana, Andrea Renna, dopo diversi sopralluoghi e richieste dei soci interessati, era partita la richiesta di incontro urgente per definire lo stato dell’arte e soprattutto le azioni eventualmente da attuare e programmare per una seria e concreta prevenzione.
Durante la riunione, alla quale insieme a Renna ha preso parte il presidente regionale di Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli, ed il presidente del Consorzio di Bonifica 6, Fabio Bellacchi, con il direttore della stessa struttura, Fabio Zappalorti, si è definito il percorso da compiere nella predisposizione di atti e progetti in base alle indicazioni ricevute da parte degli uffici regionali.
«Ringrazio la Regione Toscana per la disponibilità ed in particolare l’ufficio del Presidente Rossi e quello tecnico dell’assessorato all’ambiente guidato dall’Ing. Massini, – ha commentato Renna – come organizzazione abbiamo ribadito la necessità di programmare azioni mirate che, senza voler andare oltre quelle che sono disposizioni e regolamenti regionali, possano concorrere a porre in essere gli interventi utili a prevenire, per quanto possibile, eventi disastrosi come quelli di fine agosto scorso».
«La presenza del nostro presidente regionale Marcelli testimonia l’importanza e la vicinanza che anche a livello regionale Coldiretti ha nei confronti della Maremma ed è indubbiamente di aiuto per inquadrare al meglio le problematiche che riguardano anche altre province oltre a quella di Grosseto. Oltre che nella zona di Campagnatico e S.Antonio, per la quale comunque il progetto in prima istanza respinto dalla conferenza dei servizi è stato successivamente approvato grazie al nostro intervento nei mesi scorsi – continua Renna – è indubbiamente importante intervenire nell’interezza sulle rive dell’Ombrone ad iniziare dalla parte più a nord che attraversa la provincia senese. Su questo i tecnici della Regione Toscana e quelli del Consorzio hanno condiviso un percorso che però ora deve necessariamente essere attivato in breve tempo. Da parte nostra, come d’abitudine, non ci poniamo nella facile e comoda postura del criticare ad ogni costo ma, al contrario, garantiamo la massima disponibilità per quanto nelle nostre possibilità, per essere utili nelle determinazioni delle soluzioni al problema con l’unico perentorio invito a non perdere ulteriore tempo e ad individuare una concreta sinergia tra Regione e Consorzio, magari anche coinvolgendo Provincia e Comuni se necessario per dare riposte agli imprenditori agricoli del posto. Proprio quest’ultimi, in effetti, hanno subito, negli anni, solo danni. L’azione in termini di sicurezza riguarda non solo i campi e le attrezzature ma anche l’incolumità personale. Siamo certi – ha concluso Renna – che i vertici della Regione Toscana con i tecnici sapranno individuare le strategie più opportune per intervenire al meglio attivando se possibile anche richieste di aiuto economico a livello di Governo centrale. La salvaguardia del suolo per Coldiretti resta una delle priorità così come il rispetto idrogeologico del territorio dove, è bene ricordalo, proprio l’imprenditore agricolo è da sempre la vera sentinella e il tutore».