ORBETELLO – Il tracciato autostradale continua a sollevare polemiche. «Sul tracciato autostradale la giunta Paffetti, con i suoi “no” preventivi a qualsiasi ipotesi alternativa da discutere insieme con l’opposizione (come chiediamo da quasi 5 anni) e dopo aver promesso nella campagna elettorale del 2011 il tracciato retro-collinare solo per accaparrarsi facile consenso, é ormai all’angolo ed in preda al panico». A Parlare il capogruppo di opposizione Andrea Casamenti.
«Ci sta regalando il peggior tracciato possibile e addirittura l’obbligo per i cittadini del Comune di Orbetello di pagare il pedaggio – prosegue Casamenti -. Addirittura la giunta Paffetti recentemente è stata invitata dalla regione relativamente al tracciato autostradale che ci riguarda ma non ne ha fatto parola non facendo convocare una apposita conferenza dei capigruppo in Comune né un consiglio Comunale ad hoc. La trasparenza e la partecipazione promessa anni addietro è ormai un triste ricordo. Qui stanno decidendo sulla pelle dei cittadini e l’Amministrazione comunale di Orbetello, ormai completamente esautorata e non considerata, dorme profondamente non riuscendo a comprendere come in questi debba muoversi strategicamente con gli altri enti. Saranno felici coloro che, credendo alle farlocche promesse, su questa vicenda avevano concesso tanto consenso al sindaco Paffetti e ai suoi cinque assessori comunali».
«Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dimostra di avere una infinita stima di sé e di ciò che pensa, al punto da non ritenere doveroso giustificare e documentare ciò che dice – afferma invece Roberto Barocci del Forum ambientalista -: egli sostiene il collegamento certo e necessario tra lo sviluppo economico e la presenza di autostrade. Per cui arriva ad affermare, senza un minimo dubbio, che se la provincia di Grosseto non è attraversata da autostrade, sarà per questa sua scelta condannata al declino economico. Evidentemente, secondo il suo pensiero, non è sufficiente la realizzazione di più semplici superstrade a quattro corsie, senza attraversamenti a raso e con due corsie separate per ogni senso di marcia (vedi l’Aurelia Grosseto-Rosignano, dove si viaggia senza problemi e senza pedaggi a 110 Km/ora). Secondo Rossi bisogna trasformarla in autostrada, invece di sistemare e mettere in sicurezza l’Aurelia nel tratto a sud di Grosseto. Rossi però non porta argomentazioni a sostegno di queste sue vecchie idee, perché evidentemente ritiene che sia un’affermazione che non ha bisogno di prove o di documentazione. Beato lui. Eppure i dati lo smentiscono».
«Secondo i dati ISTAT, Sezione infrastrutture e trasporti-rete autostradale – prosegue Barocci -, la rete autostradale realizzata negli ultimi decenni in Abruzzo è abbastanza sviluppata e secondo il pensiero di Rossi questi territori dovrebbero essere ai vertici dello sviluppo. Eppure quei 352,3 Km di autostrade non hanno portato alcun beneficio ai comuni attraversati, ma solo ai costruttori. Le province meridionali delle Marche e della Maremma Laziale, non attraversate affatto da autostrade, hanno avuto anch’esse una evoluzione ancora diversa e maggiore, per nulla dipendente dalle autostrade. Questo vuol dire che lo sviluppo economico non è dipendente dalle autostrade, ma da ben altre capacità».